Miopia ed indignazione a sproposito

Buongiorno,

due notizie molto diverse, ma accomunate da alcuni aspetti non secondari, hanno scatenato negli ultimi giorni una forte indignazione: il video che mostrava il trattamento dei migranti trattenuti nel CIE di Lampedusa e la surreale evasione di un serial killer in permesso premio

Chiunque abbia ascoltato una trasmissione radiofonica, assistito ad un talk show, letto un qualche articolo di giornale, si è ritrovato davanti ad esternazioni indignate, a meraviglia e stupore ed alla pretesa del taglio di teste per i responsabili. Tutte cose secondo me non del tutto lecite e spesso piuttosto ipocrite.

Pensateci un attimo: la targa dell'ascensore dichiara un portata di 400 Kg e voi ci salite con un carico da una tonnellata. Vi aspettate che funzioni? No, vero? E vi indignate se qualcuno è rimasto incastrato dentro (o peggio) in una situazione simile? Chiedete la testa del progettista e del manutentore dell'impianto? No, vero?

Abbiamo da troppo tempo un sistema carcerario strutturato (e finanziato) per gestire una quantità di detenuti estremamente inferiore a quella in esso reclusa. Gestire, non solo ospitare. Per cui non ci si doveva chiedere se sarebbe successo qualcosa di simile, ma quando ciò sarebbe avvenuto. In questa situazione dare per scontato che vi siano responsabilità gravi diventa un errore, a meno che non si voglia dire che chi si è disinteressato del problema carcerario sino ad oggi (e sono sicuro che tra gli aspiranti tagliatori di teste ne troveremmo molti) dovrebbe essere il primo a farsi ghigliottinare.

Abbiamo un sistema di accoglienza di profughi e migranti che è strutturato (e finanziato) per gestire numeri estremamente inferiori a quelli delle persone che vi afferiscono e per tempi molto più brevi. C'è da meravigliarsi se davanti ad una struttura inadatta alla sua funzione si giunge ad una procedura parimenti inadatta? Quello che abbiamo visto è solo un trattamento umiliante o anche il risultato dell'impossibilità di fornirne uno decente in quel contesto?

Non era davvero necessario sbatterci il naso, si poteva spingere lo sguardo oltre la punta dello stesso per tempo e pretendere di avere dei sistemi in grado di funzionare in maniera ragionevole.

Ma a chi interessa di cosa debbano affrontare detenuti e immigrati? In fondo per sentirsi a posto alla maggioranza della gente basta non vedere. Ed impegnarsi un pochino nel non dedurre l'inevitabile.

E ad altri basta ancor meno.
Ciao

Paolo

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