Poi parli di seminatori d'odio e di razzisti

Buongiorno,

oggi vorrei tornare su una notizia di cui si è parlato nei giorni scorsi, cioè quella del tizio che, a Vienna, pare abbia approfittato di una visita in ospedale alla figlia, che si stava sottoponendo ad un trattamento periodico semestrale della durata di un giorno, per violare la privacy della di lei compagna di stanza, ricoverata dopo un parto difficile ed intenta ad armeggiare a seno nudo con un tiralatte (essendo impossibilitata ad allattare direttamente il figlio nato prematuro), sbirciandone ripetutamente oltre il paravento di nascosto le nudità, malgrado l'evidente momento di debolezza ed i ripetuti inviti a farsi i fatti propri.

Immagino che in questo momento non vi sovvenga di aver aver sentito alcunchè di questa notizia, quindi provo a darvi un aiutino: il protagonista, che è stato costretto ad allontanarsi dalla security, si chiamerebbe Robert Salfenauer e l'ospedale sarebbe l'Allgemeines Krakenhaus Wien. 

...ancora niente? Nemmeno se aggiungo che la figlia si chiama Chiara e la donna spiata era una ragazza islamica vestita con il niquab, vero?

Probabilmente perchè la notizia vi è stata proposta in forma un po' diversa: "padre costretto a rinunciare a stare accanto alla figlia morente in ospedale perché la compagna di stanza è musulmana radicale e non accetta la presenza dell'uomo in stanza", versione ripresa con un certo clamore ed in questi termini da più testate (e trasmissioni radiofoniche), e che non mi risulta oggetto di alcuna smentita dalla maggior parte di queste, benchè dimostratasi una bufala totale nel giro di meno di un giorno: niente figlia morente cui è negata l'amorevole presenza del padre, niente inumane rimostranze per l'inaccettabile presenza di un uomo, ma al contrario una viscida intrusione nella privacy di una degente infastidita...

Provate ora ad immaginarvi che la neomamma discinta si fosse chiamata Sigfrida ed il guardone Mohamend e ditemi quali sarebbero stati i toni di quelle testate: non credo di sbagliare di molto se immagino titoli come "I guardoni islamici non risparmiano nemmeno le nostre puerpere".

Avete così per l'ennesima volta la misura della faziosità di questa (dis)informazione e dell'odio che covano e seminano determinati figuri che, lo ribadisco invano per l'ennesima volta, non mi pare abbiano alcun titolo per continuare a rivolgersi ad un pubblico nè, tantomeno, a far parte dell'ordine dei giornalisti, ammorbando d'odio il clima con i loro reiterati falsi scoop.

Ciao

Paolo

2 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

fortunatamente mi sono perso tutto.
Mi sembra che le notizie "rigirate" in modo da titillare il razzismo o il qualunquismo vengono da tutte le testate.

Non sono quindi tutte frutto di linee editoriali razionali, tese volontariamente a spingere un'agenda politica.

Ci si chiede come mai allora? Fiuto per lo Zeitgeist? Beceraggine pura e semplice? Pigrizia?

Non ho una risposta, condivido solo che questa informazione è perniciosa per la società.

Saluti

T.

PaoloVE ha detto...

@T.:

temo che per alcuni siano una linea editoriale definita e voluta, per altri il modo di cavalcare un facile sensazionalismo basato sull'accondiscendere a luoghi comuni.

E omettere la smentita è inoltre la scelta di sacrificare la vertià ad una propria autorevolezza nel proporla..

Ciao

Paolo