La indesiderabile trattativa sbilanciata

Buongiorno,


L'idea è evidentemente che un governo inglese debole si presenti alle trattative per negoziare le condizioni della Brexit in condizioni di inferiorità e che quindi che l'Europa abbia la possibilità di trarre il massimo vantaggio da una trattativa condotta da posizione di forza.

Peccato che tale speranza sia puerile: la storia, anche quella europea recente, insegna che un buon accordo si ottiene invece quando le trattative sono condotte da posizioni paritarie e di rispetto reciproco.

Potrà apparire brutto ed estremo farlo ma é opportuno ricordare che la Germania, umiliata nel 1918 sino alla firma di una resa incondizionata all'interno di un vagone ferroviario si ritrovò poco più di vent'anni dopo a pretendere la firma della resa della Francia nello stesso vagone davanti agli emissari di Hitler. Ed entrambi questi eventi fotografarono dei momenti di estrema debolezza del continente europeo, della sua politica e della sua diplomazia.

Esiste un'unica ipotesi per la quale possiamo pensare di essere felici di trattare la Brexit con una Inghilterra indebolita: è quella per cui l'Unione Europea sia in realtà politicamente al proprio interno talmente a pezzi ed insignificante da non poter condurre una trattativa equilibrata con un singolo Stato economicamente da essa dipendente in maniera pesantissima.

Ipotesi della quale non mi pare ci sia molto di cui essere contenti e che anzi considero estremamente allarmante.
Ciao
Paolo

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