Siria: un nuovo Libano?

Buongiorno,

la recente escalation militare in Siria che ha visto prima il ritorno sullo scenario bellico dell'utilizzo di armi chimiche (1), poi la pesante rappresaglia missilistica statunitense contro una base lealista siriana fa temere che l'evoluzione dei rapporti di forza in quel Paese abbia subito una pesante involuzione.


La terribile impressione è che oggi, in Siria, si stia consumando il confronto tra una serie di potenze mondiali e regionali, governate da personaggi spesso estremamente autoreferenziali se non proprio autocrati (quando non proprio dittatori): non sono tutti sullo stesso piano, ma in Libia si stanno scontrando Assad, gli ayatollah iraniani, Putin, Erdogan, i sauditi e, nuovo arrivato, Trump... che hanno abbandonato in zona qualsiasi velleità di provare a risolvere i propri attriti in via diplomatica.

Interessati, ma apparentemente e per motivi diversi non direttamente partecipanti agli eventi, Israele e l'imbelle Europa.

Spero di sbagliarmi nel vedere precipitazione ed improvvisazione nella dilpomazia (2) e nella rappresaglia USA.

Mi pare di avere davanti, e spero fortemente di sbagliarmi, un mix estremamente simile a quello che decenni or sono trasformarono l'allora pacifico e ricco Libano in una sorta di mattatotio che affossò quel Paese nell'orrore di una guerra civile da cui fatica ancora a riprendersi.

Ciao

Paolo

(1) da quanto capisco l'uso di gas nervini pare essere cosa certa ed accettata da qualsiasi osservatore. Qualche dubbio potrebbe permanere sulle modalità e responsabilità del loro impiego: non mi pare di aver trovato evidenze tali da poter essere certi di un attacco chimico intenzionale da parte dell'esercito lealista di Assad contro i ribelli (recentemente rinforzati a Idlib dai ribelli lasciati uscire in armi insieme ai profughi in occasione della caduta di Aleppo in mano ad Assad), nè, per l'altra versione, del fatto che potrebbe essere stato colpito un deposito in mano ai ribelli. In realtà mi pare una questione di poco conto: forse da parte dei leealisti aver bombardato ospedale e soccorritori sarebbe stato meno grave dell'eventuale uso del Sarin?

(2) Oddio, sulla diplomazia USA c'è poco da salvare: avevano appena dichiarato che la deposizione di Assad non era più una loro priorità: si potrebbe persino forzare le interpretazioni dei fatti sino a sospettare che in qualche modo il ricorso all'arma chimica possa essere stata una conseguenza delle nuove posizioni (vuoi di Assad che riteneva di avere le mani più libere, vuoi di chi voleve invece mantenere pressione su Assad)

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