Eccidio di Malga Bala: c'è del marcio in Wikipedia... / 2

Buongiorno,

finita la prima premessa continuo quanto iniziato nel post precedente e ne introduco una seconda, un po' più corposa, perchè non mi piace chiedere degli atti di fede. Cerco di circostanziare e di mostrare una piccola parte delle pecche contenute nel testo di Russo, che lo rendono a mio modesto avviso inadatto ad essere utilizato come fonte storiografica e enciclopedica, men che meno come fonte prevalente, e spero di farlo in maniera un po' meno confusa e un po' più circostanziata di quanto io abbia fatto nel mio vecchio post su Malga Bala:
  • Russo indica la causa dell'eccidio nella volontà di "macchiare" in modo esemplare il 23 marzo, allora festa nazionale perchè anniversario della fondazione dei Fasci da combattimento ("Erano stati catturati, quei Carabinieri in servizio alla centralina, con l’inganno la sera del giovedì precedente, 23 marzo, festa nazionale in quanto anniversario del Venticinquesimo di  fondazione dei Fasci." ..."Ed era stato scelto proprio quel giorno di festa, il 23 marzo 1944, per l’attuazione di quel crimine che avrebbe lavato col sangue il loro profondo odio contro gli Italiani. Se avessero voluto vendicarsi uccidendo i Carabinieri, lo avrebbero potuto fare in qualsiasi momento dall’istante della cattura; invece no, i prigionieri dovevano essere portati fin sulla Malga e lì, in quell’immenso silenzio, tra rocce e cime innevate, sacrificarli sull’altare dell’odio.") e non nel perseguire un obiettivo militare, come i danni arrecati alla produzione della miniera, la distruzione della casermetta e l'appropriazione di armi (non poco: 1 mitragliatrica Breda 37, 2 Breda 30, oltre le armi individuali e le dotazioni di bombe a mano) (1) legittimerebbe pensare. La versione di Russo, già poco logica (le uccisioni sarebbero avvenute a distanza di due giorni dalla festa ed occultate) è anche smentita da uno dei testimoni degli eventi, il Cap. Squadrelli (2)
  • Russo presenta i Carabinieri uccisi come inermi e destinati sostanzialmente a mentenere l'ordine pubblico: il loro armamento è però lo stesso destinato al manipolo utilizzato per difendere un grosso complesso sensibile come la polveriera di rio del Lago / Plan da l'Ors (3). Quanto al concetto di ordine pubblico cito un partigiano intervistato da Russo: "Tanti nostri papà e tante nostre mamme sono stati perseguitati e internati dai carabinieri fedeli allo stato fascista, chi a Padova, chi a Savona, chi a Rimini, chi in Sicilia o in Calabria, solo perché avevano figli tra i partigiani. Anche mio papà e mia mamma sono stati perseguitati… anche mio fratello” e “I carabinieri erano i servi dei tedeschi, loro avevano rovinato tante nostre famiglie; essi erano lo Stato Italiano, in quanto non avevano avuto il coraggio di mettersi contro lo Stato dopo 1’8 settembre. I partigiani erano più che arrabbiati contro di loro, perché ognuno in casa propria aveva avuto i suoi morti e i suoi drammi, con persecuzioni ed esilio."
  • il contesto in cui avvennero i fatti viene presentato da Russo come omogeneo: cosa non vera se si pensa che la Valcanale (Tarvisio e cave del Predil, in questo caso) fu interessata dalla politica delle opzioni che allontanarono grandissima parte della popolazione originariamente di lingua tedesca e slava, mentre la contigua Bretto no, versione peraltro smentita anche dallo stesso Cap. Squadrelli (2)
  • la popolazione viene rappresentata da Russo come omogeneamente bendisposta rispetto agli italiani, cosa probabilmente vera nella Valcanale, ma, per i motivi che ho già esposto nel mio vecchio post (italianizzazione forzata, persecuzioni, stragi e/o "rappresaglie"), assolutamente improbabile in quel di Bretto, dove avvennero i fatti.
  • l'adesione alla RSI dei Carabinieri viene presentata da Russo come un fatto inevitabile, quasi naturale e certamente non frutto di una scelta. Eppure lui stesso racconta altrove come a Tarvisio l'8 settembre fosse stato interpretato diversamente dal XVII Guardia alla Frontiera, che impegnò con trecento uomini male armati e male in arnese una divisione meccanizzata tedesca per un'intera giornata prima di essere sopraffatta. Scegliere diversamente era molto difficile se non eroico, ma tuttavia talvolta possibile e evidentemente per alcuni doveroso.
  • e, per finire, il pezzo grosso: Russo afferma che i dodici carabinieri di Malga Bala furono trucidati da partigiani tra cui alcuni, intervistati da lui, avrebbero ammesso le proprie responsabilità. In realtà, al contrario, nel testo gli intervistati affermano in molti punti il contrario ("Io non credo sia successo questo che voi dite"..."nessuno li ha trucidati, glielo garantisco io"..."No, no, mai fatta noi una cosa del genere. Dov’erano i partigiani non succedevano queste cose. Questa per noi era un’azione militare, non politica e questa è stata un’azione militare! "), Russo ammette la sua frustrazione per questo fatto ("da lui, dal signor Hrovat, non si riusciva a tirar fuori niente di nuovo, tranne cose che già conoscevo sulla vita dei partigiani di Plezzo e in particolare dei carabinieri, della loro cattura, del percorso fino a Planina Bala, a malga Bala"), e le accuse a loro carico basate anche sulle registrazioni delle loro interviste vengono archiviate dal Tribunale Militare di Padova (4) anche perchè non contengono alcuna ammissione ("Le due bobine sono state ascoltate e riascoltate dal magistrato militare, ma dalle dichiarazioni dei due presunti partecipanti alla strage non sarebbe emersa - all'avviso del Pm padovano - alcuna chiara ammissione di colpevolezza. Alle domande del giornalista avrebbero infatti risposto con monosillabi e con dinieghi soprattutto sulla loro partecipazione sia al massacro e sia di esserne stati testimoni.").
La lista potrebbe proseguire a lungo (che dire delle formiche che si avventano sulle vittime, peraltro congelate e abbandonate nella neve? e del fatto di attribuirsi in toto la paternità delle onorificenze attribuite ai Carabinieri (5)? del fatto di usare una diceria non confermata per inventare un tranello ai loro danni quando i presunti testimoni parlano di un “assalto ... avvenuto appena scuro, di sera: abbiamo prelevato le armi"? del fatto che nei primi rapporti vi sono molte indicazioni che rendono improbabile le modalità indicate da Russo -i cadaveri con ferite da arma bianca ed armi da fuoco, il fatto che fossero in mutande e camicia e quindi difficilmente incaprettati con fil di ferro ai gentiali, le trasmissioni radio intercettate che parlano di un plotone di carabinieri che defeziona, il fatto che abbiano forse opposto resistenza,...-? delle numerorosissime contraddizioni evidenziate nel post sul ca gi zero? Persino sul fatto che avessero o meno opposto resistenza le prime documentazioni non danno una visione univoca e chiara), ma mi fermo qui. 

La ricostruzione di Russo, in rapporto a quanto emerge da documenti e testimonianze (e se mi permettete un improprio utilizzo di termini giallistici), non regge il vaglio del ragionevole dubbio nè per i responsabili, nè per le modalità, nè per il movente.

In definitiva a mio avviso il libro di Russo ha avuto il meritorio pregio di riportare alla memoria un evento storico dimenticato, ma non mi pare adeguato a fini storici e/o enciclopedici perchè ne ha fornito una ricostruzione incompleta, avventata, illogica, incoerente, falsa in alcune sue parti e pesantemente inficiata da una visione di parte,  in modo da presentare sensazionalisticamente ed in maniera scarsamente fondata i carabinieri come martiri innocenti ed i partigiani come belve feroci assetate di italico sangue. 

Finita questa seconda lunga ma necessaria premessa, che considero un po' una revisione ed un ampliamento del mio vecchio post, rimando a successivo post per la puntata numero tre, dove si comincia ad entrare nel vivo dell'argomento...

Ciao

Paolo

7 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

ho impiegato diverse ore a leggere il post su ca gi zero, per poi scoprire il mondo delle "discussioni" su wikipedia, su cui credo dovrò scrivere due righe.

Non avendo letto il testo di Russo non ne ho la certezza matematica, tuttavia questo post e cagizero trovano tante e tali incoerenze da renderlo inadatto a costituire una fonte affidabile. Condivido quanto scritto da Paolo, il libro informa su un fatto poco conosciuto, ma è lampante un'impostazione di parte e non sono accettabili le conclusioni basate su omissioni, illogicità e ipotesi non dimostrate.

Va detto che la voce di wikipedia - per come è oggi - non mi pare tra le peggiori (mi sono letto mezza dozzina di posti di Wu Ming sul tema). Le due versioni citate come in contrasto sono entrambe prive di grosso riscontro.

Sulla discussione, c'è una considerazione generale che va fatta: se le critiche a un testo specifico riguardano la sua logica interna, vanno prese in considerazione anche se provengono da un non esperto del settore.

Cercherò di ampliare questo ragionamento in un post.

Saluti

Tommaso

PaoloVE ha detto...

@T.:

e queste volevano essere le mie sole indicazioni agli estensori della pagina su Wikipedia: estremizzando molto è come se volessi utilizzare "la svastica sul sole" come fonte per una voce sul nazismo: appurato che ci sono ampie incoerenze, illogicità e scostamenti dalla realtà dei fatti sostanziali e che non si tratta di poche cose, nè di dettagli, mi pare che la fonte debba essere in qualche modo ridimensionata, anche se è l'unica disponibile.

A meno di volerla proporre con un "La propaganda del tempo, ripresa da Russo, affermava che...", ma mi parrebbe ingiusto nei confronti di Russo e dei lettori di WP...

Ciao

Paolo

Anonimo ha detto...

Io ho il libro di Russo. Nell'edizione del 2011.

A me pare che delle ammissioni di colpevolezza dei partigiani ci siano. Mescolate ad altre in cui dicono di no.

Parla Gianfrate: "Socian li ha portati fuori uno alla volta dalla stanzetta e poi li ha uccisi con la pistola!" (pag. 201). "La responsabilità di quel fatto non era solo di Socian, ma del comandante in capo che era l'unico vero responsabile" (pag. 202)

Parla Aldegheri: "Subito dopo all'interno dei partigiani ci fu un vero e proprio processo. Tutti furono degradati e richiamati, anche Socian, il quale però in seguito riuscì a riabilitarsi quasi del tutto". (pag. 197)

Parla Hrovat: DOMANDA: "Chi ha ammazzato i carabinieri?" RISPOSTA: "Noi!" DOMANDA: "In quel modo?" RISPOSTA: "No, noi li abbiamo sparati!"

PaoloVE ha detto...

@ Anonimo:

non so se tu sia l'Anonima del post successivo: avevo già risposto lì, comunque:

Hrovat in alcuni punti ammetterebbe -ma non secondo i PM che hanno archiviato le indagini dopo aver anche sentito le registrazioni delle interviste, che i partigiani avrebbero ucciso 5 o 6 carabinieri, ma non 12. E non con le modalità riportate da Russo. Che viene smentito altrove e da altri sulle cause. E ulteriormente sul contesto in cui avvenne il fatto.

Se hai la pazienza di leggerti quanto ho linkato in maniera un po' critica (richiede tempo e pazienza, purtroppo) ti accorgi che la versione di Russo fa moltissima acqua.

E presentarla attraverso due diverse edizioni, sminuendo al contempo le altre due fonti da lui stesso proposte, sostenendo che in giro non si trova altro se non rimasticature e trolleggiando chi propone materiale a smentita significa di fatto plasmare la voce in WP sulle scarsamente sostenibili ma trucidissime affermazioni di Russo.

Ciao

Paolo

Anonimo ha detto...

Non so che dirti.

Sono andata a leggere la voce pensando che fosse un disastro. Invece no. In pratica tu stai parlando di una discussione. Ma chi è quello che legge di Malga Bala su Wikipedia e poi va anche a leggersi la discussione? Io dico nessuno. Mi pare francamente che si stia discutendo di una cosa talmente infima...

Ho visto che il giudice ha archiviato. Ma e' un articolo di un giornale. Se tu cerchi con Google trovi un altro articolo che dice che il giudice ha archiviato perche' le autorità slovene non hanno collaborato.

Per sapere la verità bisognerebbe leggersi le carte processuali. Il decreto di archiviazione.

Ma poi ho visto le foto dei cadaveri di Malga Bala. Ti pare possibile che siano stati uccisi dai tedeschi durante un combattimento? E poi sono stati messi in riga uno sull'altro?

Non so. Non sono esperta. Ma al di la' di smontare Russo tu che idea ti sei fatto? E sulla base di cosa? Come sono morti questi carabinieri?

PaoloVE ha detto...

@ Anonina:

Potresti sceglierti un nickname, per favore?

Andiamo in ordine: l'attuale voce di wikipedia è molto scarna e non scandalosa. Ma, come chiarisce Presbite nella discussione: "la voce sarà notevolmente modificata ed aumentata rispetto all'attuale."
Sulla base di quali fonti? Russo (2005) - Russo (2011) - Crugnelji (1993) - Cernigoi.
Della prima (russo stesso la sintetizza qui http://www.vocedellamontagna.it/index.php/notizie/201-laverastoriadimalgabala.html?jjj=1490732437644 in tutta la sua efferatezza) dice un gran bene, la cita due volte in due edizioni(ed è grave non averle lette entrambe): i testimoni ammettono, russo è il più serio degli storici, ... Le altre due, invece, in realtà diventano una sola, tardiva, che nessuno cita, sta in un oscuro testo sloveno di qui Presbite detiene l'esclusiva pur non comprendendo lo sloveno (cosa per lui meno grave di aver letto russo in una sola edizione).
Altre eventuali fonti? Presbite chiede un atto di fiducia: sono solo rimasticature.
A questo punto non mi è difficile immaginare che, su queste squilibratissime basi, la prossima più estesa voce sull'eccidio di Malga Bala descriverà un crimine di guerra molto simile a quello descritto da Russo, ma smentito da moltissimi elementi contenuti sia nel testo di Russo che in altre fonti.
Sarebbe una cosa infima? forse si.
Ma alcuni accusano Presbite di aver usato gli stessi metodi per orientare in senso anti slavo/anti comunista/antipartigiano anche altre voci inerenti la questione dei confini orientali. Non so dire se ciò sia vero, ed anzi ero scettico, ma dopo essermi scontrato con Presbite ed aver ritrovato gli stessi identici comportamenti scorretti che gli venivano attribuiti ci credo di più.
E tante inezie insieme possono fare qualcosa di rilevante, come creare il pregiudizio ormai abbastanza diffuso per cui da quelle parti spesso i partigiani erano i veri cattivi. Parto da quanto riporti per dimostrarti cosa intendo.
La frase " trovi un altro articolo che dice che il giudice ha archiviato perche' le autorità slovene non hanno collaborato" significa che:
1) non abbiamo elementi per incriminare nessuno (infatti archiviamo)
2) malgrado ciò diamo per certo, senza nessuna prova, che gli sloveni abbiano questi elementi e ce li neghino.
Cosa giustifica una presunzione di colpevolezza così facile da accettare se non il poter presumere che i partigiani fossero belve, vista l'efferatezza di quanto Russo scrive?
Mentre la frase "Alle domande del giornalista avrebbero infatti risposto con monosillabi e con dinieghi soprattutto sulla loro partecipazione sia al massacro e sia di esserne stati testimoni." ha un significato inequivoco: che quelle che Russo ha interpretato, probabilmente estrapolandole dal contesto (i tanti ... presenti nei virgolettati), come chiare ammissioni, non sono poi così chiare, cosa in fondo ammessa in alcuni momenti dallo stesso Russo.
-continua-

PaoloVE ha detto...

-continua-

Quanto alle foto, anche la versione di Russo è incompatibile con quella disposizione: secondo lui erano stati accatastati uno sull'altro come tronchi nella neve sotto ad un masso. La spiegazione potrebbe essere che siano stati fotografati solo dopo essere stati minimamente ricomposti da chi li ha ritrovati e si accingeva a trasportarli a valle.

Il punto non è la mia opinione (per inciso mi sembra che la responsabilità dei partigiani sia la cosa più verosimile, anche se non per i motivi e nelle modalità addotte da Russo: caserma, armi e miniera rappresentavano certamente un obiettivo militare molto appetibile per la Resistenza. Ma non mi meraviglierei se fossero stati massacrati da tedeschi, domobranci, cosacchi o ustascia che magari avevano avuto notizia della loro defezione dalle comunicazioni radio di cui c'è indicazione nelle fonti che Presbite liquida come rimasticature. In fondo il tradimento ha spesso "giustificato" in ricorso alla ferocia più brutale).

Il punto è se la versione di Russo che presbite sembra prepararsi ad adottare (sulle altre non mi esprimo: non conosco lo sloveno e tanto mi basta per tacere) abbia sufficienti elementi a supporto per poter essere considerata sufficientemente attendibile da entrare in una voce di Wikipedia in forma diversa dalla riproposizione della propaganda di allora o di oggi.

Davanti a questa domanda, pensando che domani ci sarà chi si farà un'idea di quanto avvenisse allora in quei posti, mi rispondo in tutta onestà di no, e che forse, se gli elementi latitano, è meglio lasciare una voce scarna piuttosto che adottarne una tendenziosa e poco sostenibile. Anche perchè nessuno andrà a vedere nelle discussioni come è stata formata.

Quanto a quali siano le mie basi, trovi quasi tutto (e molto altro) nei link presenti nel post, oltre a Planina Bala, Come foglie al vento e Ritterkreuz che avevo letto in cartaceo.

Da cosa il mio interesse? frequento assiduamente Tarvisio e mia nonna e mia madre (allora bambina) sono Tarvisiane.

Ciao