Referendum costituzionale: fini, mezzi e problemi/3

Buongiorno,

oggi concludo questo nuovo trittico sul referendum costituzionale iniziato l'altroieri e proseguito ieri con un ultimo appunto, più breve dei precedenti, ma, a mio modo di vedere, più significativo.

Perchè, dopo esserci detti che probabilmente i costi della politica non saranno significativamente intaccati dalla riforma e dopo esserci spiegati sul fatto che non è la procedura con cui si legifera il motivo principale della lentezza con cui vengono redatte le nostre (troppe e malscritte) leggi, non ci rimane che appuntare la nostra attenzione sul reale problema del nostro sistema: la qualità e la capacità dei nostri politici.

Perchè la riforma costituzionale avrà degli effetti anche su questo aspetto e, se devo basarmi sulla mia esperienza, non saranno effetti positivi.

Il come ed il perchè sono presto detti: nei miei post precedenti avevo anticipato il fatto di propendere per il NO perchè non mi piaceva il fatto di veder ridotta la mia possibilità di eleggere la mia rappresentanza al Senato, vedendo così in qualche misura ridotto il mio "potere" di elettore, senza peraltro veder concretizzare nè risparmi significativiuna maggior speditezza nell'attività legislativa ma a questo danno mi pare si aggiunga la beffa nel momento in cui i Senatori saranno nominati dalle segreterie dei partiti politici, condizione che ha sinora connotato la parte peggiore della nostra classe politica.

Il danno non riguarderà quindi solo l'aspetto della riduzione del contesto democratico a favore delle sergreterie di partito, ma realisticamente anche la selezione al ribasso che, come storia ci insegna, con ottima probabilità porterà in Senato non i più capaci, non i più stimati dai cittadini, non quelli più rappresentativi del loro sentire, ma i più bisognosi di immunità e i trombati più fecilmente ricattabili e più desiderosi di una attestazione di essere ancora al potere.

E questo aspetto credo sia l'elemento che più di tutti mi fa dubitare della bontà del progetto di riforma costituzionale, perchè mette in fila tutte le premesse per un peggioramento della causa prima dell'inadeguatezza del nostro sistema politico, anzichè imporre dei paletti che la limitino.

Ciao

Paolo

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