Buongiorno,
nei miei post troverete spesso riferimenti al fatto che le varie elezioni vadano interpretate per quello che sono, sia nel momento in cui si vota sia in quello in cui si tirano le somme e si fanno le analisi dei risultati.
In tal senso, per restare all'attualità, ritengo che le amministrative dei giorni scorsi debbano essere interpretate per quelle che erano, cioè le elezioni deputate a scegliere i sindaci dei comuni interessati.
Analogamente per il referendum cofermativo di quest'autunno sono convinto che si debba ragionare sul valore delle riforme, perchè quello è lo scopo del referendum.
Dare a queste elezioni un valore politico nazionale oppure, peggio, volerle considerare una sorta di legittimazione (o bocciatura) di Renzi sarebbe un errore, malgrado la fortissima personalizzazione che quest'ultimo ha voluto dare alla sua politica ed a quella del partito di cui si è impossessato.
Com'è ovvio dopo una simile lunga premessa, il post verte sul fatto che, a mio modo di vedere, c'è una eccezione.