Roma: marciare divisi, colpire uniti

Buongiorno,

il ministro Lorenzin ha avuto modo di esprimere nei giorni scorsi il proprio augusto punto di vista per il dopo Marino al Campidoglio. 

Pensando ai problemi che affliggono la città mi sarei immaginato di sentir parlare di trasporto pubblico ed immondizia, di viabilità e musei/monumenti, di Giubileo ed Olimpiadi, di edilizia popolare e di sicurezza, di partecipate e consigli di amministrazione, di manutenzioni stradali e del verde, di appalti e tangenti, insomma delle cose che ai cittadini di Roma potrebbero interessare un po' perchè toccano abbastanza direttamente la loro vita quortidiana.

Invece il programma politico perfetto per delle elezioni amministrative sembrerebbe per il ministro (e apparentemente anche per i partiti citati, data la sostanziale assenza di reazioni negative da parte loro) essere il seguente: PD e FI sostengano Marchini per fermare il M5S. Bisogna opporre la piccola tattica degli inciuci delle alleanze al centro e sotto l'egida vaticana della vecchia politica capitolina che ha malversato a Roma alla demagogia dei 5 stelle nascondendo una inguardabile oscena grande ammucchiata nascosta dietro il paravento di un finto non-politico (che non ha nemmeno il profilo e la dignità di un tecnico di alto livello).

Magari se si fosse scesi un po' di più nei dettagli saremmo potuti giungere a costruirci nella testa l'immagine del futuro sindaco Marchini, pettinato come un novello Luca Cordero di Montezemolo, accompagnato dai vice Alemanno e Rutelli (1).

Si impone quindi ed ora un mio mea culpa: avevo sostenuto che, nell'interesse della città e in assenza di sostegno da parte dei consiglieri, sarebbe stato inopportuno il ritiro delle dimissioni da parte di Marino, ma se il ministro Lorenzin stesse prefigurando quello che sarà il futuro di Roma sbagliavo di grosso, e non per Marchini in sè e per sè, ma per l'assenza di qualsiasi programma amministrativo e politico per la città e per l'idea di dover prioritariamente difendere la politica con la p minuscola che ciò sottende.

Chiedo scusa dell'errore e adduco a mia parziale giustificazione che la mia fantasia è limitata e molto meno orrorifica di così: immaginavo a sproposito che qualcuno avrebbe potuto pensare di rimediare alla mala parata cercando di proporre qualcosa di meglio.

Ciao

Paolo

(1) praticamente saremmo passati dal porno della grande ammucchiata all'horror del ritorno dei trombati viventi

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