Telepatia ellenica

Buongiorno,
per il terzo giorno consecutivo ringrazio Tommaso che mi toglie dagli impicci senza che io nemmeno glielo debba chiedere, scrivendo per di più cose che condivido ampiamente (telepatia?), con un' unica eccezione di cui vi dirò alla fine, nella mia tradizionale chiusura.
L'argomento, ovviamente, il risultato del referendum che, in Grecia, ha accordato al premier Tzipras un ampio consenso per la conduzione delle trattative con i creditori, in perticolare quelli europei...
Buongiorno,
  1. Farebbero ridere, se non li odiassi profondamente, gli italiani che si esprimono con sufficienza nei confronti dei greci, con argomenti come "i greci sono responsabili dei politici che hanno eletto". Davvero? Da che pulpito? Useranno lo stesso severo metro di giudizio quando toccherà a noi, "responsabili" di decenni di cattiva politica, corruzione, occasioni mancate? Altri argomenti da bue che dà del cornuto all'asino sono quello sull'evasione fiscale e quello sui "debiti che si pagano".
  2. Sapere che i Grillo e i Dibba sono in piazza a festeggiare il no, mi fa pensare, in tutto il mio pregiudizio, che a tali sfascisti serva una situazione drammatica come quella greca per poter trionfare, per questo lavorano in tale direzione.
  3. E come sempre, i giornalisti: questo referendum è un episodio storico, ma i nostri alfieri dell'informazione sono in ferie (1) e il preavviso è stato scarso, quindi in radio (Rai e R24) non c'è nessuno speciale. leggo che nemmeno in TV la Rai ha fatto granché. Questa e i servizi sul caldo rappresentano la professionalità della categoria.
  4. Applausi per quel genio politico di Renzi, ultimamente non ne azzecca una. Di questo passo ci condurrà tra le braccia delle bestie grillo-leghiste.
  5. Trovo difficile festeggiare per il No, come difficile sarebbe stato farlo per il Sì. È grande l'amarezza per un'Unione Europea di cui mi sento parte che naufraga su schifosissime beghe monetarie, in cui chi si è arricchito alle spalle del prossimo trionfa, con la solidarietà di molti che sono stati turlupinati. Il tutto mentre risorgono barbarici nazionalismi, che andrebbero relegati alle partite di calcio e invece vengono alimentati, come se non sapessimo dove conducono.
Ciao

T.

* <M5S mode ON> E quanto sta in ferie un giornalista? Più o meno di un politico? Più o meno di un magistrato? Più o meno di un professore? Altro che casta! <M5S mode OFF>
Ed eccomi ad esprimere il mio parziale dissenso da Tommaso relativo in particolare al punto 3. 
Oddio, inizialmente ero perfettamente d'accordo con lui, poi, purtroppo, ho avuto modo di leggere i commenti alle conseguenze del referendum vergati da Pigi Battista e della groupie renziana  M.L. Rodotà
Ed ho capito che sarebbe stato meglio se fossero stati in ferie anche loro...

Ciao

Paolo

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