Paradiso perduto, anzi, devastato

Buongiorno,

quella che vedete nel filmato qui sotto è una delle più belle spiagge d'Italia, la spiaggia del Pozzallo: si trova in Cilento, nel comune di Marina di Camerota a un tiro di schioppo da altre due spiagge cui ha poco da invidiare, quelle di Cala Bianca equella di Baia Infreschi che hanno vinto il titolo di più bellespiagge d'Italia negli ultimi due anni secondo Legambiente e di cui avevo già accennatonel blog l'anno scorso.


Si tratta di una perla, prima che di una spiaggia in ciottoli chiari con alcune zone in sabbia, incastonata tra pareti di roccia irregolare e bucherellata da anfratti e grotte al termine di un arido vallone scosceso, raggiungibile con qualche difficoltà da terra, il cui fondale, ricchissimo di ogni genere di pesci, digrada velocemente a discreta profondità, pur rimanendo ben visibile grazie alla trasparenza dell'acqua. 

In prossimità dello sbocco della baia un paio di fonti di acqua dolce e fredda ne garantiscono una costante ripulitura.

Poco oltre, uscendo sulla destra, un discreto nuotatore potrà attraversare una grotta spettacolare popolata da rondini, con una enorme colonna centrale attorno a cui si può nuotare ma che presenta un fondale in alcuni punti sufficientemente basso e stretto da impedire l'accesso alle barche, mentre in lontananza, sulla sinistra, oltre Cala Bianca si vede una vecchia torre di avvistamento, credo del periodo borbonico.

Insomma, un paradiso. Paradiso che, come potete vedere nel video qui sotto, nelle ore di maggior afflusso viene invece trasformato in un indegno e pericoloso bordello puzzolente a causa delle troppe imbarcazioni che, senza alcun controllo nè raziocinio (1), vi accedono contemporaneamente (2) , magari suonando le loro rumorose sirene per tutta la lunghezza della baia per mettere in guardia chi osa sfidare il rischio e restare in acqua.

E' evidente come sia a rischio l'incolumità dei bagnanti, come l'acqua venga resa torbida ed il fondale venga continuamente arato e danneggiato, ma soprattutto è evidente come del paradiso che mostravo all'inizio non rimanga nulla.



Se vogliamo che il turismo resti una attrattiva ed una fonte di reddito per il nostro Paese sarà bene che ci si sbrighi ad abbandonare una mentalità di tipo meramente predatorio e a comprendere come, una volta rotto il giocattolo, finisca anche il gioco ed il divertimento.

Ciao

Paolo

(1) Basterebbe scadenzare gli sbarchi in modo da limitare a due le imbarcazioni contemporaneamente in baia e spegnere i motori quando sono a riva ed il fascino della baia non ne risentirebbe

(2)  siamo arrivati a contarne cinque contemporaneamente a riva impegnate in operazioni di carico e scarico di turisti, mentre altre quattro attendevano il loro turno all'ingresso della baia

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