Austerità prefettizia

Buongiorno,

nei giorni scorsi il Corriere ha pubblicato un po' in sordina questo articolo che avrebbe meritato maggior rilievo, perchè segnala come, a fronte dei sacrifici sistematicamente richiesti alle fasce sociali più basse, ai piani alti si continui invece a largheggiare in spese di dubbia utilità, anche andando ben oltre il ridicolo annuncio (o poco più) del taglio del finanziamento publico ai partiti, che in realtàtaglio non è e non sarà, malgrado gli entusiasmi incrociati di Letta e Renzi.

Perchè è difficile poter spiegare diversamente l'ampliamento del numero dei prefetti a ben 207, con l'aggiunta quindi 22 nuovi prefetti ai 185 già esistenti, quando questi alti funzionari sostanzialmente legano il loro ruolo alle Province, che però sono circa metà (105) e per di più dovrebbero essere in via di rapida abolizione.

E mentre una loro buona parte viene assunta senza destinazione nè incarico(!).

Situazione che da sola comporta, in termini di meri stipendi, un aggravio di spesa annuo dell'ordine di 3,5 milioni. Senza parlare dei quasi scontati benefit accessori e senza voler vedere che si tratta di una categoria non sempre specchiata, benchè sostanzialmente impunita.

Nulla e nessuno ci salverà, sino a quando andremo a cercare di spremere soldi per cose inutili -per di più prendendoli dove non ci sono-, invece di tagliare sprechi e privilegi veri a chi è invece in grado di fare un passo indietro senza particolari pivazioni.

Ciao

Paolo

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