I dilemmi di Enrichetto Schienadritta

Buongiorno,

ho visto che oggi LA7 ha deciso di seguire con una diretta il voto per la decadenza di Silvio Berlusconi, con il carico di imbarazzi che la cosa pone in capo ad un Enrico Mentana i cui trascorsi con il gruppo Fininvest / Mediaset sono cosa nota.

Ed infatti adesso, secondo voci ben informate, il direttore del TG de LA7 si sta febbrilmente ponendo il problema di quali toni usare per annunciare l'eventuale decadenza del suo ex datore di lavoro.

Sarà meglio un compassato "Chi non salta Berlusconi è!" oppure un solenne "Nuntio vobis gaudium magnum"?

Meglio cantare "A E I O U Y!" facendo il trenino oppure lanciare in studio la coreografia di "YMCA"?

Se usiamo adesso champagne, addobbi e coriandoli acquistati per la trasmissione della serata di Capodanno siamo ancora in tempo per riacquistarli? E Cairo ce li paga?

:-)

Ciao

Paolo

P.S. Pare ci siano imbarazzi anche per Sallusti. L'eventuale esito infausto (dal suo punto di vista, ovviamente) della votazione deve comportare solo l'edizione listata a lutto o sarebbe più acconcio aggiungere in allegato anche il cd della "Messa da Requiem" di Mozart?

P.S.2 Anche Bruno Vespa infine sarebbe in crisi e non saprebbe scegliere tra il plastico del Senato e quello del delitto di Meredith Kercher, che, secondo quanto vorrebbe la ricostruzione dell'accusa riportata ier sera da radio RAI, sarebbe stata accoltellata con due coltelli diversi da Amanda Fox ed Emanuele Sollecito mentre Rudy Guedè la violentava. Movente? Una lite tra coinquiline per le pulizie dell'appartamento. Davvero. Non si stesse parlando di un crimine efferato ci sarebbe da ridere.

5 commenti:

Philip Michael Santore ha detto...

Re.: P.S.2

In un paese normale, oltre a non riprocessare un imputato già assolto, la pubblica accusa, davanti all'eventualità di dover sostenere una tesi tanto improbabile, farebbe cadere le accuse.

In Italia invece questo processo, come altri, va kafkianamente avanti. Siamo al quarto grado, per ora.

La Knox, che ha la fortuna di essere americana, è rimpatriata e ci ha già mandato, come è giusto, a quel paese. Sollecito vive da sei anni in un limbo, sempre che non emigri pure lui negli USA.

Chi alla fine lo prenderà tre volte in quel posto sono i familiari della vittima: una prima volta per l'uccisione, una seconda quando dovranno pagare l'avvocato che li avrà assistiti durante un decennio di procedimenti e una terza quando tireranno le somme dell'esito della cosiddetta giustizia italiana.

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

schienadritta preterintenzionale per lustri ha contribuito all'equivoco secondo cui è esistita un'"informazione imparziale" su reti Mediaset. Equivoco reso possibile dalla presenza degli altri due "telegiornali" palesemente schierati, ma che nulla toglie alle responsabilità di questo Vespa minore.

Grazie a anni di questo equivoco siamo giunti all'attuale credito che un personaggio così goda di una reputazione di "grande giornalista" quasi unanimemente condivisa.

Avanti così.

T.

PaoloVE ha detto...

@ T.:

aggiungi che ha fatto una carriera all'insegna dei più italiani tra i percorsi: figlio di giornalista, tessera di partito e raccomandazione.

Il mestiere di foglia di fico è venuto solo dopo...

Cionostante e malgrado la sopravvalutazione, rimane secondo me una delle figure più guardabili nello scenario giornalistico italiano...

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo

lo è solo per contrasto con il liquame che lo circonda.

Evitando metafore più offensive, peraltro meritatissime dai giornalisti, non si stanno confrontando una BMW, una Mercedes e un'Audi. Si stanno confrontando una Duna, una Multipla e una Tata. ;-)

Saluti

T.

PS: dimenticavo, grande Arturo! Portaci a Lisbona :-D

PaoloVE ha detto...

...che poi, per tornare al post, son qua che mi chiedo cosa avrà fatto, Enrichetto.

A E I O U Y?

:-)

Ciao

Paolo

P.S. Magari invece si è perso l'attimo buono come con l'elezione del Presidente...