Terza media forever

Buongiorno, 

oggi lascio volentieri la tastiera ad un polemicissimo Tommaso (che peraltro tutti i torti non ha, anche se tanta foga mi pare un po' troppo a senso unico), che ovviamente ringrazio:

martedì ho avuto la sfortuna di sentire a Zapping l'intervista a Riccardo Nuti (1), ex capogruppo dei grillini, succeduto alla raffinata Lombardi (quella di "noi siamo le parti sociali"). 

Si parte con il Porcellum, e Loquenzi provoca il cittadino insinuando che il loro movimento sarebbe contrario alla sua abolizione (come peraltro dichiarato da Grillo qualche settimana fa). 

Nuti propone un ragionamento paradossale. Parafrasando (2): noi siamo per l'abolizione del Porcellum, però alla modifica non devono partecipare "questi soggetti" (gli altri partiti). Se ci mettono le mani loro, possono solo peggiorarla. Questo, secondo la logica degli adulti - Loquenzi lo fa notare - equivale a dire: ora non vogliamo cambiare il Porcellum. Nuti ribatte che il problema è "quando" cambiarlo. Andiamo a votare oggi, ché (5) c'è la possibilità di "levarci questa gentaglia", dice. Poi noi come prima cosa lo cambiamo.

Insomma il premio elettorale che permette a chi ha preso meno del 30% di avere la maggioranza in una Camera, fa comodo ai grillini (esattamente come a "certa gentaglia", diciamo noi), ma "noi lo cambieremo". Il ragionamento è lo stesso dei famigerati partiti, che i 5s dicono di combattere. 

L'analisi sulla giornata della fiducia a Letta è sprezzante: "È stato un teatrino" le loro forze si sono unite contro il M5S. Tra Berlusconi e Letta "un grigio pareggio zero a zero". "Ha vinto la partitocrazia, hanno perso i cittadini." As simple as that(6). Loquenzi torna pazientemente sul solito dilemma di un governo guidato dai 5S. "Avreste indicato un vostro nome per la Presidenza del Consiglio se Napolitano lo avesse chiesto?" Nuti risponde: noi abbiamo un programma da realizzare, per questo serve una maggioranza. Siccome non abbiamo la maggioranza andiamo al voto. Di nuovo l'uovo di Colombo!(7) 

Il motivo per cui escludono alleanze è che, pur essendo morti, i parlamentari degli altri partiti "hanno votato no alle nostre proposte" (qui il tono è proprio quello del bambino capriccioso). Qui, oltre al fatto che il voto contro le proposte grilline è stato dopo che essi avevano rifiutato le alleanze, emerge il motivo principale per cui questa gente è pericolosa. Ma ci torno dopo. 

Privo del minimo dubbio, Nuti ricorda come Napolitano abbia sempre detto "Non posso darvi l'incarico, non avete i numeri." Il Presidente sa contare: senza alleanze, non avevano i numeri. Loquenzi butta là un "E se aveste proposto un Rodotà(8)? "E per fare cosa? Hanno votato no alle nostre proposte!" 

Poi una riflessione amara sull'Italia: "Il motivo per cui non si realizzano i programmi è che non si hanno i numeri per fare le cose" Finché chi non ha i numeri fa i capricci e se ne esce con fesserie come "se gli Italiani votano ancora PD-PDL, me ne vado(9)" direi che no, le riforme non si fanno. 

La perla finale è il vaticinio(10) per cui il governo durerà tre-quattro anni. "Sono molto coalizzati. Sanno dire solo cose contro il M5S. I cittadini dovrebbero un po' svegliarsi" Sulla durata, neanche Letta è così ottimista. Se la gente fosse davvero sveglia, gente come Riccardo Nuti non starebbe a scaldare il banco in Parlamento.

Questa intervista, unita al rabbioso intervento di Taverna al Senato, conferma, a mio parere, la pericolosa concezione che i grillini hanno della democrazia. Una concezione degna di un ripetente di terza media: "Chi ha la maggioranza fa come cazzo gli pare." 

Nella realtà le cose sono ovviamente più complesse; ma al grillino piace fingere che esse siano o dovrebbero essere come le vede il bambino di terza media che è in lui. Specialmente se poi la maggioranza non ce l'hai. È evidente che il fatto di aver preso 8 milioni di voti e di rappresentare quindi un terzo dei votanti non implica che si possa pretendere di imporre le proprie proposte(11). Le dichiarazioni di Nuti e le rivendicazioni di Taverna, la loro pretesa di far piovere dall'alto della loro saggezza delle proposte che dovrebbero essere approvate senza se e senza ma, indicano una indisponibilità alla discussione, che non è democratica

Del resto, le proposte grilline vengono rifiutate anche proprio per la loro intransigenza insensata(12), mentre, se da parte dei 5S ci fosse stata un minimo di abilità politica, è probabile che dei risultati si sarebbero potuti portare a casa. La Taverna infatti rivendicava di aver difeso con le unghie e con i denti le proposte che sono state approvate: dunque ciò è possibile, non è vero che ci sia un no aprioristico. 

Letta ha risposto molto bene a questo intervento, rivendicando il fatto che in Parlamento si discute, a maggior ragione con questi numeri, e smascherando quella che è la vera ragione dell'intransigenza grillina: poter alzare una bandiera, poter rivendicare di non cedere al compromesso, poter addossare agli altri la responsabilità della non realizzazione di un progetto. 

L'interesse a cambiare davvero le cose non sembra affatto stare a cuore ai 5S: preferiscono lucrare sulla pessima situazione. Il che è comprensibile da parte del miliardario a capo del movimento. MA mi chiedo se le menti sottili mandate in Parlamento si rendano conto della responsabilità che si sono presi. 

Saluti

 Tommaso 

(1) Leggo su wikipedia che è un perito informatico del 1981. 
(2) Nota per il grillino: si veda (3) il vocabolario 
(3) Nota alla nota per il grillino. Nella lettura della definizione non ci si fermi all'accezione (4) principale, strepitando contro l'autore che avrebbe sbagliato si legga fino alle ultime righe. 
(4) Nota alla nota alla nota per il grillino: si veda ancora qui
(5) Per il grillino intraprendente. Esercizio: qual è la differenza tra "che" e "ché". Scrivi 2 frasi con "ché". Non usare "Vaffanculo" e "Siete morti". 
(6) Sono disponibili corsi di inglese per grillini, dopo la ricreazione. 
(7) Per il grillino intraprendente. Ricerca: fai un sondaggio tra il popolo della Rete per sapere la storia dell'uovo di Colombo. Non scrivere tutto maiuscolo, non è educato. 
(8) Per la ricetta dei cappelletti alla ricotta e Rodotà o delle scaloppine su un letto di asparagi con Rodotà rimando al ricettario dell'Indignato. 
(9) E buco il pallone, stronzi! 
(10) Nota per il grillino: vuoi un modo per fare soldi in rete? Compra il mio ebook Il codice dei Vaticini
(11) Si chiameranno proposte per qualcosa? 
(12) Un conto è rifiutare che il senso originario sia snaturato, un altro è pretendere che ogni proposta sia approvata così com'è.

4 commenti:

PaoloVE ha detto...

Buongiorno,

cerco di chiarire quanto avevo molto frettolosamente accennato nell'introduzione, e cioè che, pur accordando a Tommaso che in quello che scrive non trovo granchè di sbagliato, resto perplesso davanti a quello che non trovo, e cioè un reale confronto A 360° anche con gli altri attori della politica.

Perchè è vero che nel M5S si è spesso politicamente analfabeti (ed altrettanto spesso e più gravamente orgogliosi di esserlo), ma non mi pare che nemmeno PdL e PD si discostino di molto da posizioni analogamente sterili ed autoaasolutorie, nonchè da analoghe ambizioni "totalitariste".

Insomma il M5S non mi pare abbia i titoli per vantare la sua autoproclamata superiorità, ma nemmeno colpe tali da meritare una considerazione particolarmente peggiore degli altri.

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo

In generale è palese che la cultura dei nostri Parlamentari peggiori di elezione in elezione. Questo è dovuto sia alla filosofia per cui il deputato deve essere come noi e non meglio di noi sia al fatto che la società sia sempre più composta da ignoranti orgogliosi di esserlo.

Ecco quindi alcune osservazioni:

1) Sono gli stessi esponenti grillini, e spesso i loro sostenitori più ignoranti che rimarcano la loro diversità intesa come superiorità*. Mi permetto quindi di giudicare peggio degli altri un movimento che nel nome ha "5 stelle", sinonimo di eccellenza, e invece ci propone personaggi che di stelle non ne meritano mezza.

Chi parla male pensa male.

2) Si possono trovare facilmente persone di cultura nei partiti tradizionali. Magari sono disonesti, magari sono in malafede, ma non sono persone sotto la soglia della dignità dal punto di vista intellettuale. Dove sono queste persone nella terza media di Grillo?
Quando mai un capogruppo di qualsiasi partito, Lega compresa è stato al livello di Crimi? O dello stesso Nuti? Sono questi i migliori che il movimento ha da proporre? Se non lo sono, chi sono?

3) Il post voleva sottolineare anche quale sia l'idea di democrazia dei grillini. Idea che temo sia condivisa da una grossa fetta della loro base. Se ci sono tra i 5S persone che realmente vogliono contribuire al cambiamento in questo Paese, devono dissociarsi da Grillo e dai suoi deliri e lavorare in modo costruttivo. Quando vedrò un numero sufficiente di parlamentari che si prende responsabilità invece che gloriarsi di proposte cui "i cattivi dicono no" e contare gli scontrini, allora sarò d'accordo che non meritano una considerazione peggiore.

La mia personale opinione è che un movimento gestito in questo modo, con i proclami volgari, contraddittori e vagamente fascisti tenga lontano i migliori. Chi accetta le epurazioni e gli strepiti non rappresenta nessuna società migliore.

Saluti

Tommaso

Su Radio radicale mi capita di sentire interventi 5S alle Camere su argomenti vari, e la pochezza argomentativa dei grillini è stata quasi una costante. Anche quando sembrava che avessero delle ragioni, troppo spesso il tono, il linguaggio, quando non proprio gli strafalcioni erano tali da far pensare con preoccupazione a leggi scritte da gente così.

PaoloVE ha detto...

@ Tommaso:

1) su questo hai perfettamente ragione: si sono presentati come il meglio del meglio e non stanno mantenendo.

2)"Quando mai un capogruppo di qualsiasi partito, Lega compresa è stato al livello di Crimi?" Dimentichi Brunetta, e non è che Schifani vada molto lontano...

3) Qui mi vedi meno d'accordo con te: ti ricorderai la caricatura di Gasparri (o era quello vero :-)) che ripeteva ossessivamente "Siamo la maggioranza..." per giustificare qualsiasi cosa partorissero le finissime menti del suo schieramento.

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo

2) Stai confondendo l'onestà intellettuale con l'intelligenza, mi pare.

3) La differenza è che Gasparri aveva la maggioranza, e rappresentava il 40 e passa per cento (sigh). Oggi questa maggioranza non ce l'ha nessuno, ergo la ricerca di convergenze non è inciucio, è accettazione della realtà, non trovi?

Saluti

T.