A noi incapaci piace molto essere intercettati!

Buongiorno,

a distanza di qualche mese, probabilmente anche stimolato da una serie di amari post di Uriel su darknet, libertà e privacy, torno sul problema delle intercettazioni condotte ai nostri danni dai sistemi di sicurezza statunitensi, perchè la nostra già ridicola mancata reazione alla prima notizia si sta confermando ancor più grottesca a fronte dell'evoluzione (che poi tale non è) delle cose di questi giorni.

Infatti, mentre vediamo che la Francia, a valle della scoperta/conferma che il sistema di intercettazione dei suoi cittadini è ancora operante e molto esteso (si parla di decine di milioni di comunicazioni intercettate in un mese), cerca di ottenere un passo indietro e delle scuse da una amministazione statunitense che per ora fornisce risposte al limite dell'arroganza o oltre (sostenendo la normalità della cosa e la pretesa di rispondere solo alle proprie leggi, benchè in casa d'altri), scopriamo nell'ordine che:
  1. lo stesso sistema sta continuando ad operare anche da noi (e mi permetto di dire serenamente che lo fa ai nostri danni)
  2. lo abbiamo appurato da almeno tre settimane quando una delegazione del Copasir se l'è sentito confermare in via ufficiale dalle agenzie di intelligence e dalle commissioni parlamentari USA
  3. la cosa non preoccupa più di tanto i nostri politici, visto che se ne parla unicamente e tardivamente a corollario dell'indignazione dei francesi e visto che non ne è tuttora scaturita alcuna presa di posizione a nostra tutela nei confronti degli USA
  4.  la cosa non sconvolge più di tanto nemmeno la gente, visto che il rilievo che viene dato alla notizia dai media è di secondo piano, ampiamente dopo ai borbottii di Napolitano sulle tutele a SB.
Come è già stato ed è tuttora in materia di politica economica, dove ci stiamo facendo dettare gli indirizzi da seguire dalla UE a causa di una classe dirigente incapace (e non è nemmeno detto che si sia in grado di rispettarle), mi pare che anche in questo campo si stia accettando con singolare entusiasmo di declassare la nostra sovranità nazionale a sudditanza nazionale e non sarà certo un bene per noi.

E quindi, davanti alle continue abdicazioni dell'esercizio della sovranità nazionale -di volta in volta a favore della finanza anglosassone, della UE, della Germania, degli USA, del Vaticano (!), ...- a cosa ci serve un governo, visto che comunque lasciamo che a decidere cosa dobbiamo fare siano comunque altri, presumibilmente più in accordo ai loro interessi più che ai nostri?

Ciao

Paolo

Nessun commento: