Titanic a Venezia / 11

Buongiorno,

(e anche questo post è "bruciato"...)

prendo spunto da una notizia che annuncia il record che si avrà il 21 settembre, quando in Stazione Marittima a Venezia saranno attraccate contemporaneamente 12 navi da crociera, e ci torno perchè normalmente il fenomeno viene visto come se una nave da crociera fosse una sorta di enorme eccezione da gestire "una tantum". 

Insomma, si guarda alla singola nave, magari quando è più grande o più moderna del normale o se si è avvicinata alla riva più del solito, e lo si fa come si farebbe con certi grossi trasporti che ogni tanto vediamo in autostrada, segnalati dai mezzi di servizio ed indicati dai cartelli "Carico eccezionale".

Durante qualche viaggio un po' lungo potrà forse capitarvi di vederne un paio, difficilmente di più: singoli mezzi sufficientemente grandi da richiedere una particolare attenzione e cura nella loro gestione e nella guida, un paio di mezzi col lampeggiante e le bandiere, qualche rallentamento, ci si accoda in galleria, ma in definitiva tutto finisce lì.

Beh, nel caso di Venezia e delle grandi navi non è così.

Perchè le dodici navi che attraccheranno in Marittima sbarcheranno a Venezia circa 40 mila turisti. In un centro storico che ospita meno di 60 mila residenti, concepito quando le moderne tecniche di urbanistica erano sconosciute ed inserito in un contesto naturale ed artistico particolare e delicato.

Due turisti ogni tre residenti, e questo relativamente solo a quelli provenienti dalle navi da crociera, senza considerare chi arriva in treno, pullman, aereo,...

Per tornare al parallelo autostradale è come se vi fossero dei giorni in cui, al normale traffico, sulle stesse carreggiate se ne aggiungesse un ulteriore 65% legato ai trasporti eccezionali. Difficile pensare che il traffico non andrebbe in tilt, ancor più difficile immaginare che la situazione possa protrarsi a lungo senza che prima o poi degeneri in qualche disastro.

Ma il record mostra anche come all'atto pratico si stia affrontando ipocritamente il problema, o meglio non lo si stia affrontando affatto e nemmeno si stia dando alcun peso a segnalazioni, allarmi e proteste: davanti alle segnalazioni ed alle richieste di gestire le grandi navi (ed il turismo in generale) in maniera più razionale, meno invasiva e meno pericolosa, l'atteggiamento è quello di proporre pro forma l'istituzione di comitati, lo studio di soluzioni impossibili (ricordate che ironizzavo sugli studi sulla possibilità di far spegnere i motori delle navi per ridurre l'inquinamento? metteteci i numeri che abbiamo appena visto: basta portare elettricità per un altra Venezia e siamo a posto, cosa vuoi che sia...) o ipotizzare poco realizzabili soluzioni di lunghissimo periodo (1).

Il tutto purchè nel frattempo si vada avanti come prima e più di prima, lasciando peggiorare la situazione sempre più, spolpando Venezia per dar da mangiare ai soliti ingordi perennemente affamati.

Insomma, le segnalazioni e gli allarmi non stanno portando non dico ad una riduzione, ma nemmeno ad una moratoria sull'incremento degli attracchi e degli sbarchi: quello che le autorità stanno concedendo è mero fumo negli occhi.

Volete sapere una cosa? Sono convinto che, se venisse introdotto un tetto al numero delle grandi navi che possono accedere alla Marittima (diciamo 6 navi per ventimila passeggeri?), ci sarebbero molti meno comitati, saggi, gruppi di studio e progetti, ma una soluzione decente e praticabile verrebbe trovata molto prima

E ne  volete sapere un'altra? Quando (non se), davanti al disprezzo con cui le autorità stanno calpestando i diritti e le richieste degli italiani di tutelare un loro tesoro inestimabile, anche qui qualcuno comincerà a trascendere, ci sentiremo martoriare timpani e maroni su quanto chi ha trasceso sia violento ed antidemocratico, in una perfetta replica della Val Susa. Per quanto riguarda Venezia lo dico adesso, in tempi non sospetti: saranno abusi generati dalla ottusa sordità del potere.

Ciao

Paolo

(1) In fondo, se ci pensate, è la soluzione che fa contenti tutti i cosiddetti poteri forti con nessuna spesa a carico di chi ne trae guadagno: le compagnie delle navi da crociera possono continuare ad aumentare i loro accessi al solo costo di un po' di spiccioli con i quali i nostri politici possono pagare le solite inutili consulenze ed i soliti inutili incarichi ai soliti professionisti ammanicati. Il tutto a spese di una Venezia, Patrimonio dell'Umanità, che viene sempre più abbruttita, saccheggiata e messa in pericolo.

UPDATE del 21/09/13: da informazioni successive sembra che i crocieristi che giungeranno a Venezia con le dodici navi da crociera e che, per paradossale che possa sembrare, non visiteranno tutti la città (pare che parte di loro preferirebbe restare a bordo?!?) sarebbero "solo" ventimila. Questo qualcosa sposta rispetto al problema, ma non mi pare in maniera significativa...  

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