Articolo 59: una piccola porta che si chiude?

Buongiorno,

l'articolo 59 della Costituzione Italiana recita così:

È senatore di diritto e a vita, salvo rinunzia, chi è stato Presidente della Repubblica.
Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario.

Cinque.

A meno che si debba interpretare in maniera molto estensiva questo articolo, sostenendo che il Senato può avere più di cinque senatori a vita oltre agli ex Presidenti e che in caso di mandato ripetuto il Presidente può nominarne cinque per ogni mandato, cosa che apparirebbe in contrasto con le cautele sin qui normalmente tenute dai suoi predecessori e dal lui stesso (1), il Presidente Napolitano avrebbe saturato oggi la sua disponibilità, avendo nominato sull'onda dello spread Monti nello scorso mandato e Abbado, Piano, Cattaneo e Rubbia poco fa.

Napolitano non potrà nominare altri Senatori a Vita, se non per sostituire qualche eventuale decesso o rinuncia (cosa sinora ritenuta implicita nell'art. 59)


Sbaglierò (sono molto ignorante in materia) ma questo mi sembra un segnale che dice che l'ipotesi di nomina a Senatore a vita è una strada definitivamente chiusa per chi pensava di poterla usare come ciambella di salvataggio per Silvio Berlusconi.

Correggetemi se sbaglio...

Ciao

Paolo

(1) Un Presidente che abbia la possibilità di fare due mandati avrebbe la possibilità di nominare10 Senatori di suo gradimento e diverrebbe senatore a sua volta alla fine del mandato. Praticamente l'equivalente di un piccolo Partito personale non sottoposto all'elettorato...

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