Nel caso evadesse...

Buongiorno,

dunque, vediamo, come potrei sintetizzare la vicenda?


  • C'è questo Paese governato da un amato amatissimo leader (basti dire che nelle ultime due elezioni ha ottenuto il 91% ed il 95% dei voti. Un consenso più che bulgaro. In un caso uno dei leader dell'opposizione ha votato per lui. Credo non serva dire altro.). 
  • E' un paese col quale facciamo grossi affari ed il suo presidente è uno dei discutibili amici ancora in vita del nostro ex Primo Ministro.
  • Il loro ambasciatore fa pressioni sulla nostra polizia perchè arresti il leader della loro opposizione, cui peraltro un Paese come l'Inghilterra riconosce lo status di rifugiato politico (forse perchè il leader tanto amato nel suo Paese è considerato leggermente insensibile alle esigenze altrui -alcuni li chiamano diritti civili- ) e che risiede con moglie e figlia di sei anni in Italia.
  • In qualche modo la nostra Polizia fa irruzione nella casa del pericolosissimo asilante alle sei di mattina e, non trovandolo, ferma il resto della sua pericolosissima famiglia. E' una cosa normale, a chi non è mai capitato quando aveva sei anni di essere svegliato all'alba da dei poliziotti e di essere portato via? 
  • Nel frattempo la giustizia del simpatico Paese nostro amico incrimina la signora (come si dice in questi casi? giustizia ad orologeria?) e ci mette a disposizione addirittura un jet privato per poterla estradare velocemente a casa loro.
  • Dopo alcuni controlli tanto sommari quanto infruttuosi sullo status della signora e di sua figlia condotti dai nostri ministeri, decidiamo che l'occasione di risparmiare sul biglietto aereo non deve andar persa e ci affrettiamo ad espellere dall'Italia a caricare la signora Shalabayeva e sua figlia Alua (così si chiamano) sull'aereo che le ha già riportate nel loro Paese d'origine.
  • Adesso ci accorgiamo di essere stati un tantinello precipitosi e leggeri nel gestire l'arresto per procura dei parenti di un oppositore politico di una dittatura, quindi, in perfetto stile con tutto il resta della faccenda, revochiamo l'espulsione.

Sorridete! Adesso la signora Shalabayeva e sua figlia Alua potranno tornare in Italia, il che è un bene, visto che sembra che in Kazakistan Alua rischi di finire in orfanatrofio e sua madre in prigione, e non si tratterebbe di una prigione qualsiasi.

In fondo che ci vuole? Basterà che evadano, visto che sono agli arresti domiciliari.

Ciao

Paolo

P.S. Dopo una cosa come questa, pur non avendoci nulla a che fare, mi vergogno di essere italiano.

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