Il castello delle esigenze insoddisfatte

Buongiorno,

col passare del tempo sto sempre più maturando l'opinione che anche l'attuale governo, come già il precedente, stia minando da solo il proprio motivo d'essere, e quindi divenga ogni giorno di più inutile ed indesiderabile.

Il governo Letta, similmente a quanto già avvenuto per il governo Monti, è stato insediato con procedure che, in ottica democratica, credo sia corretto definire quanto meno originali.

Il governo Monti fu preannunciato dalla nomina a Senatore a vita dell'ex rettore della Bocconi in risposta ad un sempre più veloce aumento dei tassi di interesse sul debito pubblico nazionale che si era protratto ininterrottamente per tre anni, e fu successivamente nominato a spron battuto con modalità pressochè commissariali per prendere in mano le redini di una economia che stava andando a rotoli, cosa che fece solo parzialmente, principalmente inasprendo ed anticipando le misure di contenimento del deficit già disposte dal precedente governo Berlusconi, ma astenendosi dal mettere in opera alcun dispositivo in grado di stimolare una benchè minima ripresa economica, anzi, contribuendo al momentaneo aggravarsi della crisi su quel fronte.

L'anomalia democratica del governo Monti stava nel fatto che si trattava di un governo di tecnici non eletti, cui venivano accordati obtorto collo fiducia ed il sostegno da parte degli stessi politici che erano stati da loro spodestati per la loro pluridecennale gestione fallimentare delle finanze statali.

L'anomalia democratica del governo Letta a me pare sostanzialmente simile: il partito di maggioranza nel governo, nel nome della suprema esigenza di garantire al Paese una guida in grado di affrontare la crisi economica e di riformare un sistema elettorale che favorisce l'ingovernabilità, ha rinunciato alla politica che aveva promesso nella recentissima campagna elettorale, operando una clamorosa inversione a U ed una sconfessione di quanto garantito al proprio elettorato, giungendo ad allearsi al principale avversario politico, quello la cui nefasta esperienza dichiarava sino al giorno prima di voler chiudere una volta per tutte.

Il fatto è che il governo Letta sta dimostrando con il suo operato di non essere interessato o in grado di gestire l'economia del Paese, nè quello che voleva essere il secondo punto qualificante del suo programma e cioè la riforma elettorale. 

Infatti: 
  • da un lato mi ritrovo a non vedere nemmeno in nuce provvedimenti che permettano di ipotizzare una azione del governo indirizzata a stimolare l'economia (e forse nemmeno a gestirne il progressivo deterioramento in corso da anni: la nomina a commissario dell'Ilva di persona di fiducia della proprietà indagata credo sia un indice chiaro di ciò), 
  • dall'altro percepisco che il silenzioso passaggio dalle ipotesi di semplici riforme elettorali che permettessero di fare un passo indietro dal Porcellum in tempi brevi (affondando praticamente senza nemmeno prenderla in considerazione la "mozione Giachetti" che avrebbe ripristinato il sistema elettorale precedente -preferenze multiple comprese-) alle ipotesi di laboriose ed ancor più improbabili riforme costituzionali che traghettino l'Italia verso sistemi (semi) presidenziali segna probabilmente la morte della possibilità che il governo operi le riforme del sistema politico.
Pertanto, come già avvenuto con il governo Monti e salvo cambiamenti di rotta tanto improbabili quanto improvvisi, non posso che augurarmi che questo governo cada e, venuti a mancare i presupposti che in qualche modo avrebbero potuto giustificare la sua esistenza e l'inosservanza dei principi democratici che lo hanno instaurato, che sia almeno ripristinato il pieno rispetto delle regole democratiche, vuoi attraverso un nuovo governo che non confligga in maniera così piena con le promesse elettorali del partito di maggioranza, vuoi, senza infingimenti, tornando ad elezioni. 

Perchè qui ci stiamo portando a casa i difetti del governo di emergenza/unità nazionale senza portarne a casa i benefici, esattamente come avvenuto nella seconda disastrosa parte del governo dei tecnici, ed in questo c'è ovviamente un errore e, per noi semplici mortali, una colossale fregatura.

Ciao

Paolo

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