Impresentabili

Buongiorno,

sento che il PdL si sta lamentando per la cosiddetta "occupazione militare" delle cariche che il centro sinistra sembrerebbe intenzionato a portare avanti. Ed in effetti quando si sente che la coalizione di maggioranza, che sarà quindi chiamata ad esprimere un candidato Primo Ministro, fa eleggere tra le proprie fila sia il Presidente della Camera che il Presidente del Senato, qualche dubbio sul fair play istituzionale ci può stare. 

Ed i dubbi sono pienamente autorizzati a restare intatti davanti alla più frequente obiezione del tifoso di centro sinistra:"Ma anche il PdL nella scorsa legislatura aveva fatto lo stesso con Fini e Schifani...". 

Era un errore da non ripetere e due errori opposti non si annullano. Punto.

Punto? No, niente punto. 

Perchè il punto è in realtà un altro, ben più importante e sul quale è opportuno non vi siano errori di valutazione nel centro sinistra: quali erano i candidati a ruoli di garanzia che il PdL era stato in grado di esprimere e quale credibilità ed autorevolezza avevano?

Perchè non mi pare che il PdL avesse espresso né votato un nome per la Presidenza della Camera ed avesse invece confermato Schifani  per la Presidenza del Senato.

Insomma il PdL ha rinunciato a priori alla Presidenza della Camera, ed ha candidato al Senato un personaggio che, davanti ad un Paese che sembra chiedere cambiamenti, impersona lo status quo, che ha già dimostrato di non essere stato in grado di rimanere super partes (giungendo pochi mesi fa ad agitare l'attuale primo partito del Paese come fosse stato uno spauracchio) e quindi di non essere minimamente in grado di rivestire un ruolo di garanzia quale è quello cui era formalmente candidato dal suo partito.

In estrema sintesi sinora il PdL:
  • non ha ricevuto dall'elettorato i titoli per poter esprimere il Primo Ministro, 
  • non ha espresso candidati per la Presidenza della Camera
  • ha candidato personaggio palesemente ineleggibile al Senato
Nella migliore delle ipotesi mi pare di poter affermare che non ha fatto abbastanza per poter minimamente aspirare a nessuna delle tre cariche che sinora sono / sembrano essere appannaggio del centro sinistra.
 
Direi anzi che la situazione sarebbe tale da rendere ridicole le lamentele relative alla cosiddetta "occupazione militare" delle poltrone", se non si prestasse anche ad una lettura diversa, magari fantasiosa (ma a pensar male, si sa, si fa peccatto, ma spesso ci si azzecca) e cioè come alla predisposizione del terreno perchè esista una sola alternativa ad uno sgradevole ed inopportuno monopolio istituzionale da parte del centro sinistra: lo sbraco totale su una candidatura di destra al Quirinale.(1)

Fosse questo il caso, mi auguro che PD e M5S abbiano la forza e l'intelligenza di trovare un candidato autorevole, di garanzia e super partes in grado di risparmiarci un Silvio Berlusconi inopportunissimo Presidente della Repubblica. Perchè un tale esito mi farebbe inorridire e sarebbe un abiminio peggiore del "monopolio rosso" sulle quattro cariche più importanti dello Stato.

Ciao

Paolo

(1) In realtà il terreno potrebbe venire predisposto come giustificazione per un'eventuale successiva occupazione ancor più squilibrata nella prossima imminente legislatura, il che non sarebbe poi granchè meglio...

1 commento:

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

va aggiunto che "l'occupazione" è stata iniziata nel '94 dai sedicenti moderati forza-leghisti.

È stata poi continuata colpevolmente dal centrosinistra nelle successive occasioni*.

In questa legislatura il PD ha cercato un accordo per eleggere una figura condivisa anche con i "Superiori" grillini**, ma questi hanno cocciutamente rifiutato, dall'alto della loro sterile diversità.

Solo dopo aver cercato l'accordo, il PD ha posto due personalità non propriamente parte dell'apparato a ricoprire i due ruoli.

Francamente i piagnistei del PDL sono privi di senso.

Saluti

T.

* Le responsabilità sono diverse, anche in questo, ma naturalmente per i Superiori è tutto la stessa cosa.
** Sono anch'essi una coalizione di minoranza relativa, per quanta attenzione mediatica catalizzino con la loro novità e per quanto possa strepitare del loro."portavoce".