L'utilità delle alleanze elettorali

Buongiorno,

sempre che il giorno dopo al tragico fallimento di tutte le previsioni sui risultati elettorali ciò possa avere ancora qualche valore, vorrei fissare qui una piccola cosa, in vista anche di un ulteriore post di domani.

Qui Mannheimer ci racconta che:
  • Grillo ha tirato fuori circa due milioni di voti dall'astensionismo
  • Grillo ha tirato fuori un milione e seicentomila voti da chi non aveva mai votato prima
Mi pare di capire che siamo quindi in presenza di un elettorato estremamente liquido, di cui una parte molto consistente è reclutabile dall'area del non voto a patto di abbandonare le solite pretese dell'inseguimento del voto moderato e del taglio delle ali estreme.

Sappiamo poi, a conferma della "liquidità" dell'elettorato, che:
  • nelle ultime elezioni ben sedici milioni di elettori hanno cambiato il loro precedente voto
  • il Pd ha perso un terzo dei suoi voti precedenti
  • il PdL ha perso poco meno di metà dei suoi voti precedenti
  • la Lega ha preso poco meno di metà dei suoi voti precedenti
  • Rivoluzione Civile ha preso circa un terzo dell'IdV di cui credo possa essere considerata erede 
Il quadretto dei dati qui sopra descrive sufficientemente bene quale possa essere il valore e l'affidabilità di una campagna elettorale basata su alleanze elettorali, quando è chiaro che non esiste un partito che possa dirsi sicuro della sua "dote" di elettori, specialmente se annacqua i propri contenuti per stringere accordi con partiti che hanno programmi diversi.

Direi anche che tutto ciò certifica il fatto che cercare un successo elettorale per mezzo di alleanze piuttosto che cercando di attirare a sè gli elettori (con quali mezzi? Presentando programmi, con spettacoli, balle, presenzialismo televisivo, attivismo in rete, ... non lo so!) è, uso un eufemismo, meno sicuro e meno redditizio.

Avete quindi la prova che il prossimo politico (o autorevole notista politico) che lo proporrà è un incapace matricolato che non sa sbattersi per convincere gli elettori della bontà della sua offerta politica.

Ricordatevelo e fatene buon uso.

Ciao

Paolo

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