PdL dove vai?

Buongiorno,
come purtroppo prevedibile la destra italiana, abortendo le proprie elezioni primarie (almeno così pare: non c'é chiarezza nemmeno su questo,in realtà), ha dimostrato di non essere ancora sufficientemente matura per un esercizio di democrazia interna, confermando quanto aveva già scoperto a suo danno il bistrattato Presidente della Camera Fini quando, promuovendo FLI, tentò senza successo di far nascere un confuso polo che potesse evolvere verso una destra moderna liberale e di stampo europeo.

Perchè può capitare che vengano celebrate elezioni primarie dall'esito scontato per mancanza d'offerta (come è stato per le prime due primarie del centro sinistra, ridotte a celebrazione dell'unico candidato di peso), può essere ragionevole che queste non vengano celebrate per l'evidente superiorità di un candidato rispetto agli altri, ma nel caso del PdL sta avvenendo tutt'altro.

Nel caso del PdL l'assenza dell'unico leader possibile dal novero dei candidati ha seminato il caos, che si è concretizzato in due aspetti che stanno lacerando la destra:
  • si è presentata una pletora di candidati (condizione che potrebbe essere positiva) di scarsissimo o nessun valore rappresentativo nel partito (e qui casca l'asino: mi scusino Crosetto e Galan, che forse sono i due meno evanescenti, ma a destra non vedo un solo candidato all'altezza di poter ambire alla Presidenza del Consiglio)
  • l'elettorato ed il partito sono rimasti in attesa spasmodica del sommo intervento salvifico di un SB (pur ridimensionato pesantemente nell'immagine dopo il coma politico protratto per quasi un biennio sino ad essere esautorato dai mercati) che togliesse tutti dall'impasse, vuoi scendendo tra i mortali e candidandosi, vuoi riproponendosi ufficialmente come leader al di sopra delle primarie (mi verrebbe da dire per diritto divino)
In sintesi: il PdL si sta misurando adesso con un ventennio di politiche legate sempre più strettamente alla figura del suo fondatore e condite da una sistematica negazione di ogni forma di dialettica politica interna. Il risultato è di scoprirsi vuoto di contenuti, per cui alla destra si prospetta, sempre che sia realmente intenzionata a riformarsi, un lungo percorso il cui inizio è stato troppo a lungo procrastinato.

Al margine e leggermente OT va detto che questo rischio lo ha corso parallelamente e nella stessa misura il centro sinistra, che troppo a lungo si è appiattito su posizioni puramente antiberlusconiane.

In tal senso va riconosciuto merito di aver cercato di tenere il PD al di fuori di quella situazione a personaggi come Veltroni e a quel Renzi cui purtroppo adesso devo rinfacciare il fatto di vanificare parte di questo risultato in continue polemiche distruttive nei confronti del PD.

Ciao

Paolo

P.S.  Non credo che a sbloccare la politica della destra italiana possa essere la rifondazione che sembra prendere corpo nella testa di Berlusconi: potrà forse aggregare una parte dei voti che aveva, magari recuperandone un po' di quelli apparentemente persi negli ultimi anni, ma non vedo i presupposti per cui una fotocopia ritoccata con photoshop di Forza Italia possa imporsi come riferimento centrale della politica italiana.

3 commenti:

mariolino ha detto...

La destra berlusconiana è moribonda. E' quasi una perdita di tempo discuterne.
Sarà soppiantata dall'altra destra, quella dei poteri forti di Monti, Montezemolo, Giannino ecc. nella quale parte dell'altra destra, prima di morire, si riciclerà.

PaoloVE ha detto...

@ mariolino:

il problema è che rimane l'elettorato che l'ha votata e le sue motivani...

Prima capiremo come intercettarlo e disinnescarlo, prima elimineremo il rischio di ricadere dentro fenomeni simili (per certi versi Grillo...).

Per cui parliamone pure ;-)

Ciao

Paolo

renzo ha detto...

@Paolo

Hai ragione a parlarne, però non dedicarci più di un post al mese, è come sparare sulla croce rossa e poi infierire sul cadavere... :)

In qualche maniera ha ragione Mariolino, ormai c'è veramente poco da dire... io li sto seguendo con un misto di rassegnazione, vergogna, fastidio e schifo fisico.