Odiare i Grilli

Buongiorno,

credo che le dichiarazioni di Beppe Grillo che tanto scalpore hanno sollevato non meritino in realtà tanta attenzione: non c'è nulla di nuovo nel fatto che il primo protagonista dell'innalzamento dei toni della discussione politica si lamenti del clima d'odio nei suoi confronti -clima d'odio ed attacco mediatico che ci sono (sono pronto a scommettere che i famosi consigli su come menare un marocchino sono un pezzo sarcastico all'interno di qualcosa di tutt'altro genere, ma sembra che non interessi a nessuno: meglio parlare di Grillo razzista ed istigatore)-, ma nulla che non si sia già visto, analizzato e sviscerato in vent'anni di berlusconismo.


L'unica cosa che mi meraviglia è che qualche commentatore giunge ad ipotizzare che Grillo si trovi già sulla stessa parabola discendente di Silvio Berlusconi e che possa essere sconfitto politicamente allo stesso modo.

Personalmente trovo tale speranza ingiustificata (ed almeno in parte anche indebita: Grillo si sta facendo latore di richieste di cambiamento legittime e spesso auspicabili che non stanno trovando alcuna sponda nella politica tradizionale).

E, personalmente trovo ingiustificata anche l'idea che Berlusconi sia già  politicamente morto, come troppi auspicano: mi verrebbe da chiedere come sarebbe stato sconfitto l'ex PdC, ai tanti che lo danno per finito...

Ma pare che, in assenza di una offerta politica decente, per molti l'unico modo per prevalere su un avversario politico sia l'altrui ritiro / suicidio. Immaginatevi che propettiva politica ci si para davanti...

Su tutto, come al solito, l'illuminante Makkox.

Ciao

Paolo

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