Pedalate Giuliane/3: Tarvisio Coccau Thörl (con affreschi)

Buongiorno,

poichè chi abbia letto delle mie prodezze vacanziere nella Valcanale potrebbe avere l'impressione che il posto non offra alternative all'attività sportiva all'aperto (che non sia magari la ricerca delle vestigia delle vicissitudini militari da Napoleone in poi), mi affretto a porre rimedio a questa impressione assolutamente sbagliata (se no l'ente turismo non mi paga la marchetta per intero, ooops!!!) e anzi vi faccio vedere come le cose possano andare di pari passo.

Ripercorrete il tracciato della ciclabile sino a Tarvisio Centrale e, stavolta, attraversate il fantasma della stazione abbandonata lasciandovi a sinistra il paese costruito al tempo per i ferrovieri: poco dopo la stazione la ciclabile abbandona la vecchia ferrovia in corrispondenza di una ripida salitella incastrata tra due gallerie (quella ferroviaria abbandonata e un tempo blindata da un fortino e quella attualmente percorsa dalla statale diretta in Austria).
 

A sinistra, tondo, il fortino
Non prendete alcuna delle due gallerie, ma proseguite a destra sulla vecchia e traquilla statale ormai trasformata in una strada senza uscita sino a salire sulla rampetta verso Coccau, lato confine. Tenete quindi a destra, lasciando le ultime case della frazione e proseguite prima tra prati, poi nel bosco, verso l'Austria.

In questo tratto si incontra un locale che mi dicono essere dotato di un'ottima cucina, "l'Antica Posta", isolato e visibile anche dalla statale: mi riservo di sacrificarmi e metterlo alla prova per i lettori del blog quanto prima.

Proseguendo ulteriormente, ormai nei pressi del confine, ben mimetizzato nel bosco, si trova un poderoso forte d'artiglieria del Vallo Littorio che avrebbe dovuto interdire l'accesso all'Italia di truppe nemiche. Peccato che l'8 settembre 1943 i pezzi d'artiglieria di cui il forte era originarimante dotato fossero stati spostati su altri fronti ed il forte fosse stato trasformato in un gigante inutile, per cui le truppe tedesche poterono affontare gli eroici resistenti del XVII GaF di Tarvisio in condizioni di superiorità schiacciante.

Dopo il confine la ciclabile (che prosegue verso Arnoldstein e Villach) perde di fascino, limitandosi a costeggiare la strada ed il paese di Thörl - Maglern, ma vale la pena di proseguire per forse un chilometro, sino a poco prima del bivio per Hermagor, per traversare la strada e scendere oltre il ponte che scavalca la ferrovia sino al piccola chiesa di St. Andrea.

Si tratta di una chiesetta apparentemente insignificante, risalente al millecento ma pesantemente ristrutturata nel tempo sino a perdere le caratteristiche architettoniche originali,circondata da un "piccolo" cimitero di guerra (179 caduti), che ospita ll'interno, nell'absde attorno all'altare dei magnifici e ben conservati affreschi tardo quattrocenteschi di Thomas von Villach*, pittore che secondo me meriterebbe qualcosa in più della limitata fama locale che gli è tributata, raffiguranti scene della vita di Cristo e del Giudizio Universale di rara bellezza e genuinità.

Un giretto di tutto riposo, senza dislivelli rilevanti e di una sola ventina di chilometri.

Ciao

Paolo

* Mi dicono che la sua opera migliore si trovi nella chiesetta di Gerlamoos. Vi farò sapere.

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