Titanic a Venezia / 7

Buongiorno,

mentre ai cittadini veneziani lagunari e di terraferma le regole anti inquinamento impongono sempre più frequentemente domeniche a piedi, fermi delle autovetture Euro X (con X tendente al basso), bollini blu, controllo dei fumi delle caldaie a metano, applicazione di filtri e desoforatori agli impianti produttivi della zona ed ogni sorta di interventi più o meno utili doverosamente volti a contrastare livelli di inquinamento troppo alti, gli allegri giganti del mare che arrivano a Venezia sono nei fatti esentati dal rispetto di regole minimamente confrontabili, per cui, per convenienza o incuria e malgrado le rassicurazioni di chi vuole mantenere l'attività crocieristica sin dentro alla città, è frequente assistere a spettacoli come quelli rappresentati in questa rassegna fotografica.

Che l'impatto ambientale di queste navi non possa che essere rilevante è ovvio: i loro motori devono fornire elettricità, riscaldamento, raffrescamento, illuminazione e trasporto ad una comunità grande come un piccolo comune.

Credo che vi siano centrali termoelettriche che producono energia per un numero di utilizzatori superiore di ordini di grandezza rispetto a quello dei passeggeri di una nave da crociera, che sono collocate a distanze di Km da centri abitati e che inquinano molto meno di quanto vedete nelle foto, cui vengono riservati trattamenti e controlli infinitamente più severi.

Questi possono entrare tranquillamente in laguna, preannunciandosi prosciugando il "Bacàn", devastare i fondali, mettere a repentaglio la sicurezza delle rive e non gli viene nemmeno imposto (se non forse formalmente) di contenere le loro emissioni in atmosfera.

Ciao

Paolo

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