Se la Lega fa tic tac tic tac...

Buongiorno,

in questi giorni in Veneto i circuiti interessati dalla politica regionale stanno vivendo in uno stato di tensione e/o sospensione, nell'attesa che si definisca cosa sarà della Lega.

Progetti ed autorizzazioni di spesa stanno rimanendo incagliati in auguste scrivanie perchè l'orologio politico si rifiuta di far scoccare la loro ora.

Alti responsabili smentiscono a mezzo stampa accordi appena presi avendo fiutato un diverso giro d'aria.

Finanziamenti restano in attesa che gli indirizzi politici prendano una direzione definita.

Il fatto è che lo scontro strisciante tra Maroni e Bossi (o forse sarebbe meglio dire il cerchio magico?) rischia di far esplodere la Lega come l'accostamento glicerina - acido nitrico. E, in Veneto, abbiamo pronto anche il detonatore, quel sindaco di Verona Tosi, che da tempo insiste nel voler presentare alle prossime elezioni una propria lista personale.

Se ci mettete il fatto che Tosi è molto vicino a Maroni e che Bossi sta respingendo ogni possibilità di apertura alla sua lista nella maniera più intransigente, nonchè il fatto che lo stesso Tosi rivendica diritti sulla Presidenza della Regione, dove era stato costretto a fare un passo indietro per far posto a Zaia, avete un primo quadro della situazione e capite perchè in molti stanno a vedere se l'interesse per le leve del potere è ancora un collante abbastanza forte da tenere insieme le diverse anime della Lega.

Il fatto è che, se Tosi sta a Verona, lo scontro tra Bossi e Maroni attraversa tutta la Lega e quindi è potenzialmente in grado di far cadere vari parlamenti regionali del Nord, talvolta già un po' malfermi come quello lombardo, nonchè di dare una bella rimescolata alle carte delle destra in vista delle prossime politiche.

Personalmente ritengo che, proprio per questo motivo, un accomodamento verrà trovato tra i due leader leghisti e che a sinistra ci sia poco da da rallegrarsi delle disgrazie altrui.

Infatti con l'eccezione (forse) del Piemonte, al nord le possibilità di avere un orizzonte politico a sinistra continuano ad esistere solamente quando la destra si divide. Quindi per demeriti altrui piuttosto che per un proprio progetto politico. Il che è terrificante.

Ciao

Paolo

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