Morto il bipolarismo nasce il bipartitismo?

Buongiorno,

ieri mi sentivo (e più probabilmente ero) piuttosto ottuso, condizione che mi sento addosso anche mentre scrivo. Voglio credere che questo sia il motivo per cui non trovavo molto chiaro il seguente mini - post che mi aveva mandato Tommaso, e che non ho avuto modo di chiarirmi in tempo per la pubblicazione:

Buongiorno,

mentre si decreta la fine del bipolarismo, vedo una sua possibile, pur se effimera, rivincita nel tipo di maggioranza su cui dovrà contare Monti.

Alla lunga probabilmente PD e PDL non concorderanno e probabilmente si frantumeranno ponendo fine all'esperimento bipartitico, ma almeno per un po' il voto dei partiti minori del 10% non sarà determinante.


Finalmente i rutti di Bossi, i ricatti di Casini, gli impuntamenti di Di Pietro potranno scivolare sul piano inclinato della nostra indifferenza (o potremo "fottercene" per dirla à la Libero).

Godiamoci il momento.

Saluti

Credo che Tommaso intenda che se da un lato l'appoggio congiunto di PD e PdL al governo Monti potrebbe significare la fine del bipolarismo italiano (anche se personalmente temo sia più facile che l'acritica opposizione dei due poli sarà invece potenzialmente un motivo di debolezza del governo Monti), dall'altro, poichè rende indispensabili ed ampiamente sufficienti alla sua esistenza i due partiti maggiori, di fatto potrà comportare una sempolificazione del nostro panorama politico perchè sottrae peso ai partiti minori.

E, in questi termini, dopo aver sentito molte infatuazioni per terzi poli e partitini e movimenti, trovo interessante la riflessione. Nel caso io abbia frinteso, me ne scuso:sono qua per le rettifiche, comunque :-)

Ciao

Paolo

P.s.: vi sfido a trovare contributi multimediali o immagini degni di pubblicazione sull'argomento bipolarismo e bipartitismo :-)
Pale ha raccolto la sfida ed ha vinto

6 commenti:

x ha detto...

ahahah!

si, tutta quella pletora di questuanti che, come ha ben descritto Massimo Gramellini, hanno offerto al mondo attonito "lo spettacolo incomprensibile dalle consultazioni dei 21 (ventuno) partiti presenti in Parlamento. Fare Italia, Liberaldemocratici, Liberali per l’Italia, Repubblicani Azionisti, Noi Sud, Io Sud, Forza Sud, Popolo e Territorio, Coesione Nazionale, altoatesini, valdostani, vecchi classici come socialisti, repubblicani e radicali e qualche altro manipolo di coraggiosi miracolosamente scampati alla mannaia del bipolarismo. Molte di queste sigle sono ignote persino ai commessi della Camera. Figuriamoci al professor Monti, che durante i colloqui coi vari Nucara, Iannacone e Antonione avrà passato metà del tempo soltanto per capire chi erano e soprattutto chi rappresentavano".

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

la versione meno sintetica del post è la seguente:

Mentre si decreta la fine del bipolarismo, vedo una sua possibile, pur se effimera, rivincita nel tipo di maggioranza su cui dovrà contare Monti.

Mi spiego:
-il primo governo B cadde per l'addio di Bossi
-Prodi fu sfiduciato da Bertinotti
-i cinque anni del successivo Berlusconi videro l'addio dell UDC, con conseguente rimpasto
-la goccia che fece traboccare il vaso nel secondo governo Prodi fu Mastella
-la Lega ha tenuto in ostaggio quest'ultimo governo, pur non essendo responsabile diretta della sua caduta

In tutti i casi non sono stati i partiti che hanno raccolto la stragrande maggioranza dei voti a essere determinanti.
Au contraire i rappresentanti di una percentuale miserabile degli elettori hanno giocato un ruolo che non gli spettava.
Si potrebbe discutere se sia possibile in Italia avere un vero bipolarismo, stante la tradizione e il carattere nazionale, ma il punto non è questo. Ciò che importa è che si parla di bipolarismo, ma di fatto si è avuto un continuo ricatto da parte di interessi minoritari, il che non è certo stato salutare.

Con il governo Monti attuale, almeno per un breve periodo avremo forse la sconfitta di questa logica: alla lunga probabilmente PD e PDL non concorderanno e probabilmente si frantumeranno, ma almeno per un po' il voto dei partiti minori del 10% non sarà determinante.


Finalmente i rutti di Bossi, i ricatti di Casini, gli impuntamenti di Di Pietro potranno scivolare sul piano inclinato della nostra indifferenza (o potremo fottercene per dirla à la Libero).

Godiamoci il momento.

Saluti

Tommaso

Michele R. ha detto...

Buonasera,
sarei anche d'accordo con quanto osservato da Tommaso. Peccato che tra coloro che sostengono il governo Monti ci sono parecchi impresentabili, con tutte le imprevedibili conseguenze che ci saranno sulle prossime decisioni che il governo dovrà prendere. Staremo a vedere...

Pale ha detto...

Contributo multimediale? Facile, eccolo: http://www.youtube.com/watch?v=IkQ0yzYA7bY

PaoloVE ha detto...

@ Pale:

ricevuto e recepito!

Ciao

Paolo

x ha detto...

Cito da un pezzo odierno di Sorgi:

"Chiarissimo, a questo proposito, l’esempio della cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia fatto da Napolitano, che troverebbe a favore nelle Camere Pd, Fli e parte dei cattolici che militano nel centrodestra e nel centrosinistra, mentre si scontrerebbe con l’opposizione intransigente, ma probabilmente minoritaria, della Lega e di parte del Pdl. E mentre fino a un mese fa il confine rigido tra i due poli avrebbe impedito a molti deputati e senatori di votare secondo coscienza, oggi un’eventuale legge potrebbe essere messa all’ordine del giorno e approvata in tempi brevi."

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è pure vero!