Dopo di me il diluvio

Buongiorno,

(è l'nesima volta che Phastidio mi brucia sul tempo un titolo o un post -facendo prima e meglio di me, non faccio fatica ad ammetterlo-. Però adesso basta, mi son rotto, oggi abbandono i tentativi di garantire l'originalità e lascio tutto com'era nella mia testa)

Trolley: il Dino Grandi del 2011?
oggi il Presidente del Consiglio chiederà l'ennesima fiducia ai parlamentari della Camera e, salvo sorprese in realtà più legate all'ignavia dei parlamentari che alla loro fede politica (oggi è venerdì, si vota con un dito sul bottone e l'altra mano sul trolley pronto per tornare a casa), la otterrà.

Su questa votazione il discorso a Camere dimezzate (nel senso che l'opposizione ha scelto di non restare in aula) tenuto l'altro ieri non avrà alcun peso.

Non è stato detto nulla che noi ed i parlamentari già non sapessimo o immaginassimo. Il tutto è sintetizzabile nelle solite promesse (che bisogna guardarsi bene dal soddisfare, se no non potremo più spenderle alla prossima occasione), accompagnate in sostanza dalla minaccia del titolo. Ed in quest'ultima c'è l'unica novità nel panorama politico e, secondo me, l'unica cosa vera su cui può valer la pena di spendere una minima riflessione.

Il pubblico delle grandi occasioni
Perchè la minaccia di una dissoluzione politica del Paese in caso di bocciatura del Premier appare essere rivolta non più ad un elettorato da tenere arroccato attorno ad una figura di Premier carismatico ormai tramontata, ma piuttosto ai politici.

Perchè ormai l'elettorato sta dimostrando con i sondaggi e le manifestazioni tutta la sua disaffezione e disapprovazione per il PdC e non teme più di tanto l'effetto dell'instabilità politica sull'andamento della crisi, visto che per altri Paesi la prospettiva di un prossimo rinnovamento politico non ha turbato affatto i mercati, anzi, e la cosa è persino stata ratificata da esponenti del governo italiano stesso.

Perchè l'eventuale uscita di scena di Berlusconi in questo momento sembrerebbe dover essere il detonatore di una destra di cui SB ed i suoi media sono l'unico collante, e che, si ritroverebbe a non riuscire più a far convivere Lega e Forza Sud, Fini e Scilipoti, Cicchitto e Scajola, Alfano e Miccichè, Lupi e Della Vedova, Tremonti e Crosetto... per citare solo alcune delle schegge tra di loro opposte, in parte già staccatesi altre a stento trattenute insieme.

Schegge che, con la legge elettorale attuale che prevede contemporaneamente le liste bloccate e lo sbarramento al 4%, non garantiscono posizioni di rendita ad alcuno dei tanti peones cui non  resterebbe che sperare nel potere taumaturgico di un Formigoni (Toh! un democristiano! il nuovo che continua ad avanzare!), in grado forse di coalizzare intorno a sè sia i leghisti, che i cattolici, che i PdL. Ma non sarebbe la stessa cosa, e non solo perchè resta tagliato fuori Della Vedova, è evidente. Mediaset, il Giornale, Libero non sarebbero altrettanto accondiscendenti ad un secondo padrone, diverso da quello aziendale.

Ma la minaccia è anche rivolta alla sinistra che chiede le dimissioni di Berlusconi. Perchè purtroppo anche l'opposizione ha avuto nel PdC il suo principale collante, pur se in condizione di antagonismo, e si è spesa molto più in una opposizione di maniera, fatta di ricorso alla piazza e richieste di dimissioni, piuttosto che nel tentativo di impostare un credibile progetto politico alternativo comune. Con il risultato che, se i voli Alitatia oggi portassero via qualche parlamentare di destra di troppo, anche a sinistra si giungerebbe in breve tempo ad un tracollo. Tolto SB cosa tiene insieme l'IdV ed il PD? Se togliamo gli articoli sulle escort, cosa rimane di Repubblica degli ultimi tempi?

Ma sapete che c'è? In altro momento una analisi simile mi avrebbe spaventato, come è giusto sia in un Paese normale davanti alla prospettiva di un futuro politico incerto. Ma guardando la classe politica attuale, la prospettiva non mi pare nemmeno tanto malvagia. Arriva il diluvio? Vediamo di imparare a nuotare e lasciamo andare a fondo i pesi morti che stiamo tenendo ben caldi e col culo all'asciutto da troppo tempo. Abbiamo bisogno di politici che sappiano governare, e questi non lo sono,nè a destra nè, probabilmente a sinistra.

Se solo il diluvio li può staccare dai loro scranni, ben venga. Hanno fatto in modo che ci resti molto poco da perdere. Credo che per la prima volta nella storia della politica italiana un ipotetico futuro politico incerto debba essere considerato un fattore potenzialmente positivo invece che un rischio, perchè il rischio maggiore risiede nell'attuale classe dirigente di maggioranza ed opposizione che sta massacrando il Paese.

E badate bene, non si tratta di un qualunquista "tanto peggio tanto meglio" che qualcuno potrebbe pensare. E' proprio una valutazione di quale possa essere la nostra migliore opportunità, ben sapendo che, per come siamo messi, sarà comunque un futuro lacrime e sangue.

Ciao

Paolo

11 commenti:

francesco.caroselli ha detto...

all fine tene sei venuto a Grillo.

Anche se tutto potrebbe diventare il gattopardesco: "tutto cambia perchè nulla cambi".

Secondo qualcuno in Italia sa già cosa succederà e sta muovendo già le pedine... in tal senso la Sicilia è una specie di "preview" anche se bisogna saper leggere...

PaoloVE ha detto...

@ FC:

Grillo? adesso non esageriamo. Non sono io ad essermi spostato verso M5S: è questo governo che peggiora ogni giorno che passa...

Ciao

paolo

Michele R. ha detto...

Ciao Francesco Caroselli.

Michele R. ha detto...

Caro Paolo,

concordo con le tue conclusioni. Purtroppo. In questi anni abbiamo combattuto una specie di guerra fredda civile, ma se piove quel che tuona qui rischiamo addirittura di ritrovarci nel mezzo di una guerra civile calda. E tutto per colpa di circa 1000 persone che non hanno avuto il benchè minimo scatto di dignità e responsabilità.

francesco.caroselli ha detto...

Paolo ma perchè scambi per estremisti quelli del m5s?
forse sono colorite le parole del suo guru ma il buon senso non manca!
http://www.beppegrillo.it/2011/10/scatenate_linferno/index.html

mariolino ha detto...

Mi sembrate inseguire improbabili utopie.

Uno, Francesco, confida nel 5stelle. Sono al 3%, solo al 3%...Dove vogliamo andare con un misero 3%? Cambiamo l'Italia con un 3%?

L'altro, Paolo, vuole il default dell'Italia per cambiare, ma l'Europa e il FMI non lo permetterà mai. Vorrebbe dire la fine dell'euro e grossi problemi anche per Germania e Francia.
Ieri la borsa italiana è crollata più di tutte le altre e si è detto: colpa dell'incertezza sul voto di fiducia. Oggi la borsa italiana è salita più di tutte e il merito se l'è preso il governo che ha tenuto.
Solo speculazione. E penso che, almeno in parte, siano gli enormi capitali della speculazione il motivo della salita del famoso spread.

Rimango della mia idea: credo che smettere di farsi la guerra ed aspettare la fine della legislatura sia il male minore.

Ciao
Mario

mariolino ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
mariolino ha detto...

Intendo "smettere di farsi la guerra" nel centro sinistra, continuando a contrastare Berlusconi con tutti i mezzi possibili, ma con l'occhio propositivo.
Intanto, a meno di improbabili terremoti, il miliardario non si rifugerà ad Antigua prima del 2013, Bossi permettendo.
Ripeto quanto scritto nel post La caduta di giovedì:

Sono convinto che gli unici che possano costringerlo a farsi da parte siano Bossi o, per chi ci crede, il Padreterno.
Ma Bossi ha firmato con Berlusconi un contratto davanti al notaio che prevede penali miliardarie in caso di inadempienze.
Inoltre l'esistenza del Padreterno è perlomeno dubbia, perchè se ci fosse, l'avrebbe fatto morire da piccolo.


E domani a Roma io speriamo che me la cavo.
Ciao
Mario

PaoloVE ha detto...

@FC:

non sono io a scambiare il M5S per un movimento estremista, sono loro a porsi al difuori del circuito della politica, intenzionalmente e dichiaratamente.

Nel loro rifiuto di attivare qualsiasi alleanza/partnership/... politica c'è purtroppo il seme di quello che li rende politicamente "sterili". Senza alleati non potranno mai amministrare. La prospettiva è di diventare i raddicali del nuovo millennio. E sappiamo benissimo che, giuste o non giuste che siano le loro idee, per neutralizzare i radicali basta farli apparire come confinati nello spazio del folklore.

Che è esattamente quello che sta accadendo al M5S.

Non dico che siano estremisti, nè che spesso non abbiano buone idee, dico che hanno scelto di combattere una battaglia con armi spuntate. E così non si vince.

Ciao

Paolo

PaoloVE ha detto...

@ mariolino:

mai desiserato il default, nè tanto meno mai scritto nulla di simile. Ma credo che tra questo governo, le elezioni ed un governo di tecnici, la prima opzione sia quella che ci avvicina di più al default. Perchè questo governo ha già ampiamente dimostrato di non voler affrontare i problemi dell'Italia in maniera credibile, mentre dalle alternative puoi sperare qualcosa, non foss'altro che perchè non le hai ancora viste all'opera.

Ciao

paolo

PaoloVE ha detto...

... credo di aver capito l'equivoco: caro mariolino, quando parlo di diluvio, lo intendo nel panorama politico. L'insoddisfazione è a livelli talmente elevati in entrambe gli schieramenti che posso sperare che eventuali elezioni portino finalmente visi ed idee nuove in parlamento.

Ciao

Paolo