La patente veneta

Oggi provvidenziale post di Tommaso, che ringrazio...

Buongiorno,

leggendo la versione online del quotidiano della mia città mi imbatto in questo.
Gabriele De Pieri
Si tratta del sedicente "Presidente dello stato di Padova, Repubblica Veneta", che fermato dai Carabinieri afferma di non riconoscere l'autorità dello stato italiano. Privo della patente italiana, presenta quella veneta, immagino prodotta con i soliti colori squallidi che accompagnano certa miseria culturale. Al momento di firmare delle carte sostiene di non conoscere la lingua in cui sono scritte, pretende quelle in veneto e vaneggia di un appello alla comunità europea per violazioni dei diritti dell'uomo. 
Dall'articolo del giorno dopo apprendiamo  che questo personaggio sostiene di aver speso 60.000 euro di avvocati per chiedere risarcimenti alla UE per i danni subiti a causa dell'"occupazione italiana" del suolo veneto.

È naturale che venga da ridere a sentire certe cose, ma riderei di buon gusto se vivessi in Germania. Invece mi tocca abitare in mezzo a queste persone, sapere che nei bar del paese dove lavoro molti condividono questo delirio. Soprattutto sapere che numerosi amministratori locali appoggiano, per reale convinzione o a fini elettorali, le più becere e pericolose tendenze di questo "autonomismo" de noaltri, basato su egoismo e "ignoranza".

Alle prossime elezioni aumenteranno ancora gli amministratori locali di questa fatta e sentiremo sempre nuove uscite, sempre più razziste, anti-italiane e sempre mascherate con l'ipocrisia cui questi farabutti attingono come e meglio dei tanto odiati politicanti meridionali. Non so se esagero, tuttavia se il problema più grosso dell'Italia è la malavita organizzata, subito dopo viene il problema costituito da una fetta sempre più grande di persone che minacciano l'unità nazionale. Per paradosso: vivere in un territorio controllato dai mafiosi è pessimo, ma io personalmente in un territorio controllato da bifolchi leghisti non mi trovo tanto bene. 

Non dico affatto che ogni elettore leghista condivida le idee secessioniste, sostengo con forza però che il pericolo ci sia e che a contrastarlo ci sia molto poco. Nelle scuole non si insegna la storia degli ultimi 50 anni, libri in uscita e media propagandano da 30 anni almeno una visione negativa del Risorgimento e della Resistenza, il Fascismo viene visto come l'unico momento in cui abbia funzionato qualcosa nel paese, aggiungiamo che una bella fetta di persone esce dalle scuole superiori e "non è in grado di comprendere un articolo di giornale", ci credo che poi le fesserie sulla "Nassion Veneta" fanno presa sui fenomeni che anelano solo a "tirar su schei e a no pagare e tase"(e qui ci starebbe la bestemmia esclamativa).

Cito la conclusione del secondo articolo, che condivido:

"Sull'episodio ha intanto preso posizione Antonio De Poli, deputato dell'Udc. «Sono avvisaglie - dice un comunicato del parlamentare - che preoccupano. Da anni la Lega ci racconta che il Veneto non è Italia, che l'adesione della nostra Regione alla Nazione è stata una truffa e che staremmo meglio da soli. Ogni giorno i politici e gli amministratori leghisti si lanciano in provocazioni gravi e offensive. Per non parlare del governatore Zaia, campione di equilibrismi e di "salto dell'Inno". Non vorrei che tutto questo, che non esiterei a definire una vera e propria campagna di controcultura, portasse a conseguenze gravi. Sicuramente il voler estirpare il sentimento di coesione nazionale da un certo territorio è, da parte di una forza politica, un'operazione gravissima. Oggi ridiamo, ma un cittadino che si rifiuta di riconoscere l'autorità dei carabinieri a causa del presunto indipendentismo veneto è un evento grave»."

Saluti 

Tommaso Lord of Turnchariot, second of his name, Warden of the East

Riprendo la linea solo per aggiungere che, da ex ufficale degli Alpini, avrei voluto commentare il turbine di imbecillità che ha avvolto leghisti e PD sull'argomento del reclutamento degli Alpini. Ma, al di là dell'interesse personale, mi rendo conto che l'argomento ha scarso appeal ed io poco tempo...

Ciao

Paolo.

8 commenti:

Clem ha detto...

Tommaso, la Germania è più vicina di quanto pensi.
Mollali a vivere tra di loro.

x ha detto...

Peccato per chi avesse perso ieri sera OTTOEMEZZO con Italo Bocchino vs/Cota che, sulla questione Alpini, ribadisce come sia importante il radicamento nel territorio e la compenetrazione con le realtà locali..... perchè lui quando ha bisogno di fare la castagnata per l'asilo o il vin brulè per gli anziani... senno' chi chiama???

Peccato doppio per chi avesse perso EXIT sempre ieri sera con la brava D'Amico che, pur fra le intemperanze di un out of head Flores d'Arcais, ha fatto schiumare di rabbia il padano prodigio Reguzzoni con filmati d'epoca che hanno alzato molti veli sul durismo purismo del movimento carismatico destinato ad avere una successione dinastica!
E in collegamento da Laveno (VA) i beoti padani che pure interrogati su "che ore sono?" rispondono con sguardo capezzonico "O federalismo, o morte"!

ahahahhahahahh!!!!

x ha detto...

ps

sempre a EXIT grandissima performance del sindaco patavino ZANONATO che ha smascherato dati alla mano tutte i presunti decantati vantaggi del federalismo.

Leccornia gustosa l'intervista ad imprenditori ed albergatori furenti contro IMU e tassa di soggiorno!

F®Ømß°£ ha detto...

@Clem,

ci sto lavorando.

Clem ha detto...

Il dannato sito di La7 mi uccide chrome. Però almeno funziona con Safari. Per la replica della puntata sembra si debba aspettare, per ora c'è la puntata del 3 marzo.

x ha detto...

"Un punto di svolta", un cambiamento che se fosse stato introdotto 20 anni fa avrebbe evitato "l'esondazione, l'invasione della magistratura nella politica e quelle situazioni che hanno portato nel corso della storia degli ultimi venti anni a cambiamenti di governo, ad un annullamento della classe dirigente nel '93", e soprattutto avrebbe evitato "il tentativo che è in corso attualmente di far cadere il governo per via giudiziaria".

Silvio Berlusconi descrive così il disegno di legge costituzionale per la riforma della giustizia varato oggi dal Consiglio dei ministri.

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Questa la non inedita lettura del capo del governo sulla stagione di Mani Pulite che mise in liquidazione la Prima Repubblica.

L'alleato leghista è allineato .... ma allora agitava i cappi in aula peggio di quelli che oggi vengono con disprezzo bollati come giustizialisti!

Michele R. ha detto...

L'alleato leghista è allineato .... ma allora agitava i cappi in aula peggio di quelli che oggi vengono con disprezzo bollati come giustizialisti!

Voltagabbana, accomodati nei loro romani seggioloni.

x ha detto...

MILANO 10 marzo 2011
– L’assessore all’istruzione della provincia di Milano, Marina Lazzati, e i consiglieri leghisti, hanno lasciato l’aula del consiglio mentre suonava l’Inno di Mameli. La denuncia è del consigliere del Pd Roberto Caputo. In aula era presente una delegazione di studenti invitati per l’iniziativa ‘Un giorno con l’assessore’ proprio da Marina Lazzati.

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non ci sono piu' parole per esprimere il disgusto verso gli elettori di questi cialtroni!