La destra in Tivvù, la destra in tivvù ù ù ù

Buongiorno,

in questi giorni è stato posto un ulteriore importante tassello per il riequilibrio tra la programmazione RAI "di sinistra" e quella "di destra", inserendo in palinsesto dopo il TG1 Radio Londra di Giuliano Ferrara.

troppo a dx o troppo narciso?
Da decenni artisti conduttori e politici di destra lamentavano l'ostracismo contro le loro strutture da parte delle comunistissime dirigenze RAI: si andava dalle accuse di Berlusconi a quelle di Banfi, Buzzanca, Barbareschi, e tanti altri che ritenevano che esistesse una discriminazione contro una programmazione televisivia "di destra", a quelle contro conduttori come Santoro, Floris e la Gabanelli di essere faziosi e militanti di sinistra.


Troppo a dx o troppo confusionario?
Personalmente ritengo queste lamentele fondate solo parzialmente: in primo luogo perchè una loro parte sono manifestemente ridicole. Banfi discriminato? Ci sono stati periodi in cui, tra Nonno Libero e film con la Fenech era difficile evitarlo a meno di guardarsi un DVD. Gabanelli faziosa e miltante di sinistra? Chiedete ad Errani e Bassolino, per dire un paio di personaggi di sinistra che aveva messo sulla griglia a fuoco vivace. 

Troppo a dx o troppo intellettuale?
Ma l'argomento più incisivo mi pare sia quello che mi pare confermato in questi giorni per l'ennesima volta, e cioè che chi arriva ad essere programmato in TV per appartenenza politica alla destra sinora ha conseguito una memorabile serie di flop, spesso anche molto costosi per la RAI. Vogliamo ricordarne alcuni?

Che dite, partiamo dall'Excalibur con cui Socci aveva accettato di sostituire Santoro condannato all'esilio mediatico dall'editto bulgaro?

Oppure preferite che io provi a ricordare qualcosa di Barbareschi (una a caso, da il Trasformista a Nebbie e delitti passando per Barbareschi sciock) che abbia avuto successo?

Troppo a dx o troppo grottesco?
Volete che parliamo de L'ultima parola di Paragone, che, servito e riverito, anche in questa stagione fatica ad eguagliare gli share che faceva la bistrattatissima Bignardi?

Mi rifiuto di prendere in considerazione Buzzanca, attore di infimo lignaggio (in fondo non lo prende in considerazione nemmeno la destra, purtroppo per lui).  E per concludere sembra che nella stessa scia si debba ascrivere anche la Radio Londra dell'acutissimo Ferrara, che in questi giorni perde un milione di spettatori sia rispetto al non brillante TG1 di Minzolini che lo precede che rispetto ai pacchi che lo seguono. Con Biagi non succedeva.

In sintesi la mia impressione, alla luce di questi risultati è che la destra effettivamente trovi poco spazio in RAI, ma per grossi demeriti professionali dei personaggi che esprime / sponsorizza, ben prima che per discriminazione politica. La differenza tra loro e chiunque altro nella loro situazione è che a loro viene comunque data l'opportunità di andare in onda, invece di essere liquidati come si conviene: "Metta da parte la  presunzione, tiri su le maniche, studi e si applichi. Che forse dopo ne riparliamo..."

Troppo a destra o troppo radiofonico?
Un discorso a parte merita su questo blog Giuseppe Cruciani: il conduttore radiofonico, inequivocabilmente berlusconiano, pur non essendosi mai lamentato delle possibilità di partecipazione a trasmissioni televisive ha sempre avallato l'idea che la destra in tv non abbia gli stessi spazi della sinistra.

Ciononostante  in TV appare, anche se non sulla RAI. E, come quelli già citati, per quel poco che ho avuto modo di vedere, conferma i molti limiti della categoria: non ha la verve del Mughini che ha sostituito a Controcampo, non va oltre il ruolo del valletto nella presentazione dei documentari storici a Retequattro, era ingessato e pesante in Complotti.
Meglio la sanità italiana o...? O preferite ER?

Nella realtà la destra utilizza lo schermo televisivo con strumenti diversi dal Talk show, e probabilmente più efficaci. La presentazione ripetuta di alcuni stili di vita come vincenti ed appaganti (dai telefilm USA ai talent show ai programmi contenitore alle fiction) è probabilmente più efficace nel convincere gli spettatori agendo sul loro subconscio dei talk show politici che vorrebbero far leva su aspetti razionali. E la riprova l'abbiamo avuta proprio in Italia, quando dopo il crollo dell'Albania di Henver Hoxa arrivarono in Italia migliaia di Albanesi convinti proprio dalla visione di quei programmi che qui avrebbero trovato il Paese di Bengodi. Il che si rivelò vero unicamente in confronto alla miseria assoluta che abbandonavano.

Ciao

Paolo
...ecco, lui faceva audience anche se di destra: infatti aveva invaso i palinsesti...

10 commenti:

x ha detto...

E sta per arrivare anche il vecchio Sgarbone con un programma tutto suo, anche se, per la verità, già presenza fissa in RAI la domenica con i suoi pacati ragionamenti che invitano alla concordia e al pacifico e rispettoso confronto di pensiero.
Sarà un successone!

x ha detto...

sul programma della Bignardi..... ottima l'idea del guru BSEV all'apertura di ogni puntata che è un po' come il semper laudato guru GRAM da Faziofabbio!
Mentre Palamara e Cascini vengono bastonati pure se respirano... almeno con questi si puo' fare Resistenza utile!

A proposito, i ministri della giustizia giusta.....e della sanità santa.... non hanno niente da dire dopo la VERGOGNA smascherata con la visita della commissione parlamentare (bipartizan) agli OPG di cui al servizio di ieri sera di Jacona?

Si lo so che c'erano anche ai tempi del governo Prodi, ma questo governo ha vinto le elezioni al grido di RIALZATI ITALIA!

Michele R. ha detto...

Scrive Giampaolo Pansa su liberodi qualche giorno fa

mi guardo tutte le sere "otto e mezzo" con un solo scopo: constatare se ogni volta la Gruber é in grado di superare se stessa quanto a faziosità politica

La cosa divertente è che la rossa fa piú ascolti di Giulianone. Vorra dire qualcosa?

PaoloVE ha detto...

@ Francesca:

non mi ero dimenticato di Sgarbi: è solo che non so se è già in onda (nè mi interessa, devo ammettere).

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

Concordo su tutto, aggiungo una sintesi che faceva Facci in radio su questo tema una settimana fa: "I programmi di destra in RAI fanno schifo".

Non definirei Cruciani berlusconiano tout-court, il blog peppecrusciani esprime bene la vera Weltanschauung dello Zanzaro. La sua pochezza, quando privato del potere di interrompere è sesquipedale, oltretutto.

Saluti

T.

PaoloVE ha detto...

@ Tommy:

da quando lo ascolto Cruciani mi è sempre sembrato berlusconiano, più o meno sgangheratamente a seconda che SB fosse al governo o all'opposizione.

Per lui essere berlusconiano è un gioco win win: vince eventualmente parteggiando sgangheratamente per il politico quando è al governo, vince comunque parteggiando per l'editore. Il suo editore... ;-)

Ciao

Paolo

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo,

mi secca dover tornare su Cruciani (che non ascolto più da quando l'antizanzara è defunta), ma dopo anni di ascolto la mia impressione è che le vere simpatie politiche siano i post-fascisti à la Storace. Ma sarebbe un discorso lungo e l'uomo non si merita che si parli ancora di lui.

Saluti

T.

Michele R. ha detto...

@Paolo

Stessa impressione di Tommaso^_^

x ha detto...

Sulla disonestà di GF ....ahimè pure lautamente retribuita!

http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/03/18/il-pluralismo-del-soliloquio/

x ha detto...

Giornalisti di destra....

http://www.repubblica.it/politica/2011/03/22/news/perina_secolo-13953218/?ref=HREC1-7