Il rogo dei libri

Secondo post del giorno!

Buongiorno,

Per il post di oggi prendo spunto da una situazione locale già segnalata anche da Francesca nei giorni scorsi.

Mi piacerebbe chiamare in causa in prima battuta Cruciani, riferendomi a questo, ma sarebbe sicuramente dargli una responsabilità che non ha, in quanto esprimeva da privato cittadino il proprio dissenso con le posizioni sostenute da Fred Vargas nel modo che preferiva, avendone pieno diritto e titolo. Gli avrei anche riconosciuto il diritto di invitare anche gli ascoltatori al boicottaggio (che sarebbe stata comunque una incoerenza ancora più grande, da parte sua), pensate un po'.

La prima notizia che segnalo è che l'assessore alla cultura della provincia di Venezia Speranzon aveva manifestato l'intenzione di invitare ufficialmente le biblioteche dei comuni veneziani a “mettere al bando” I libri degli autori che avevano espresso solidarietà a Cesare Battisti. Scarpa, Cacucci, Dazieri, Carlotto, solo per dirne alcuni. Chissà quale posizione ha l'assessore rispetto a Saviano, spesso tirato in causa per una firma ritrattata... 

La seconda è che, per non essere da meno l'assessore regionale veneto alla Pubblica istruzione Donazzan ha deciso di rilanciare estendendo l'invito a tutte le scuole del Veneto.

Ora, credo che iniziative simili possano essere prese a titolo personale, ma trovo che sia sbagliato e pericoloso, che una figura istituzionale lo faccia in via ufficiale. Perchè è comunque sbagliato impedire la diffusione di pensiero e cultura, anche quando non li si condivida.

L'idea poi che degli assessori che operano nel settore della cultura e dell'istruzione possano pensare di percorre delle strade così apertamente illiberali, se non addirittura oppressive della libertà, mi lascia a dir poco perplesso. Perchè si sa dove si parte, ma anche dove qualche volta si è arrivati, giocando al rilancio su certi argomenti. 

E, nella storia, l'indice dei libri ed I roghi dei libri hanno sempre contraddistinto dei regimi infausti.

Da parte dei due assessori mi sarei dovuto aspettare una critica nei confronti degli scrittori indicati, ed un entrare nel merito di quanto sostengono o di un personale ostracismo nei loro confronti, ma di certo non l'ostracismo istituzionale. In fondo credo ancora di vivere in un paese che vorrebbe tutelare la libertà di opinione. Non avendo visto nulla di ciò, non posso che pensare che siano, come troppo spesso accade, inadatti al ruolo.

E, nel finale, mi piacerebbe chiedere a Cruciani, che si dichiarava un tempo pienamente d'accordo con l'affermazione di Guzzanti secondo cui "Lo stesso atto di bruciare una bandiera è un gesto simbolicamente genocida: esprime il desiderio di mettere al rogo un popolo, un'etnia.”, se non ritiene di dover stigmatizzare un gesto che per parallelismo è simbolicamente distruttore della libertà di pensiero ed espressione. 

Ciao

Paolo

5 commenti:

PaoloVE ha detto...

P.S.: immagino che anche queste iniziative molto liberali possano contribuire a convincere il Brasile che l'Italia non è un luogo dove possa essere concepibile che un imputato sia perseguitato per motivi politici.

Più o meno quanto gli attacchi del Premier contro la magistratura politicizzata metastasi del paese.

Non che mi aspetti che il Brasile voglia rivedere le proprie posizioni per quanto riguarda l'estradizione di Battisti, ma, nel caso, abbiamo approfittato per farci due begli autogol...

Ciao

Paolo

Michele R. ha detto...

Non mi risulta che il mein kampf, il libro che è stata la bibbia dei nazisti, sia mai stato censurato.
E non mi sembra che Battisti che è stato condannato per 4 omicidi, e gli intellettuali che lo hanno sostenuto, siano peggiori di quello che ha scatenato Adolf Hitler con il suo libro.

Michele R. ha detto...

Spettacolare!

x ha detto...

Ma cosa pretendi da Cruciani??

Oggi pomeriggio era a TV Talk da Massimo Bernardini e i suoi giovani scienziati della comunicazione a commentare programmi ed ascolti della settimana.

Gli sono state poste due domande in croce, dal bravo conduttore che ha premesso di conoscere già l'opinione diversa di Cruciani, sulla messa in scena di S. Maria Goretti-Rubacazzi (come la chiamano a Dagospia) da Signorini e naturalmente lui ha dovuto arrivare a paragonarla alla sceneggiata di Santoro di giovedi!

Bernardini per la verità gli ha anche chiesto qualcosina del suo programma in onda su LA7 e il Crux con fintissima modestia ha risposto.
Ma è finita li. Poi non lo ha cagato piu' nessuno.
Ettecredo con quell'esperto di Simonelli che quando parla ti incanta.... e poi gli altri ospiti come Ennio Fantastichini, era davvero un pesce fuor d'acqua.

PaoloVE ha detto...

@ Francesca:

"Ma cosa pretendi da Cruciani??"

Il minimo sindacale per chi si occupa di politica: onestà intellettuale e coerenza.

L'ho intravisto tempo fa a Controcampo: una volta che gli hanno tolto il comando sul microfono e che l'hanno messo in un confronto alla pari, nemmeno lì ne è uscito in maniera brillante.

Ciao

Paolo